«Dove c'era un parcheggio ora c'è un'area verde»: finalmente ampliato il parco Olmi
Ieri (30 luglio) festa per l'inaugurazione dell'ampliamento che ha previsto anche la bonifica e la creazione di una zona giochi inclusiva

Lì dove c'era un parcheggio ora c'è una nuova parte di parco. Si può riassumere così l'intervento che ha visto ieri, 30 luglio, il taglio del nastro della nuova area del Parco Olmi, in via Carnovali nel quartiere della Malpensata a Bergamo.
L'ampliamento del parco, atteso da tempo e pari al 36 per cento della superficie originaria, è stato inaugurato alla presenza della sindaca Elena Carnevali, delle assessore alla Transizione ecologica, ambiente e verde, Oriana Ruzzini, e alla Partecipazione e reti di quartiere, Claudia Lenzini, con Federico Beffa, project leader Fondazione Cariplo per il Clima, Lorenzo Baio, vicepresidente Legambiente Lombardia, Umberto Borsotti della Cooperativa Don Giuseppe Ferrari e don Claudio Del Monte, parroco della Malpensata.
Il progetto
Tante quindi le istituzioni presenti per un progetto complesso che ha visto diversi interlocutori. L'azione fa infatti parte della Strategia di transizione Climatica, Cli.C Bergamo, sostenuta da Fondazione Cariplo e ha visto, oltre al Comune di Bergamo nel ruolo di capofila, il Parco dei Colli di Bergamo, Legambiente Lombardia ed Ersaf (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste) come partner di progetto.
Il ruolo di Cariplo
Il supporto di Fondazione Cariplo è consistito in un servizio di assistenza tecnica per la redazione della strategia di transizione Climatica e di un contributo pari a un milione e trecentomila euro. Il project leader di Fondazione Cariplo ha però ricordato come quello di Bergamo non sia il solo esempio virtuoso: «Fondazione Cariplo attraverso la Call for ideas Strategia clima sta sostenendo otto alleanze territoriali, compresa quella del Comune di Bergamo, sia con un servizio di assistenza tecnica che con un contributo, a cui se ne aggiungeranno altre tre entro la fine del 2025. In questa iniziativa la Fondazione non svolge solamente il ruolo di erogatore ma partecipa alle cabine di regia delle alleanze territoriali in un processo di maggiore collaborazione tra enti».
Il valore dell'intervento

La sindaca Elena Carnevali

L'assessora al Verde Oriana Ruzzini

L'assessora alle Reti sociali Claudia Lenzini

La sindaca Carnevali ha definito l'operazione «molto più di un'opera pubblica». Si tratta infatti della «restituzione di un'area bonificata da materiali inquinanti» e del «recupero di uno spazio che per anni è stato destinato a parcheggio e che, per la sua posizione, è diventato il crocevia di un ampio progetto di rigenerazione urbana e sociale». La prima cittadina ha sottolineato anche il contesto nel quale è avvenuta questa riqualificazione, ovvero che ha compreso anche la riqualificazione dell'ex Palazzo del Ghiaccio, la ridefinizione della rotatoria della Malpensata, il nuovo parcheggio nell'area dell’ex gasometro e (a breve) il nuovo nido e la rinnovata via Autostrada.
Da parcheggio a parco inclusivo
Un lavoro quindi che è stato complesso e inevitabilmente lungo, basti pensare che la proposta progettuale, avviata nel 2021, era stata seguita dall'allora assessora al Verde pubblico, Marzia Marchesi. Dal giugno 2024 questa carica è in mano a Ruzzini, che dopo aver ringraziato Fondazione Cariplo e Legambiente Bergamo ha dedicato due battute anche al grazie per «Lions Club Le Mura e San Marco che hanno donato due esemplari di Liriodendron tulipifera, contribuendo alla valorizzazione complessiva dell'area».
Sul risultato finale aggiunge: «Dove c'era un parcheggio ora c'è un parco inclusivo, con giochi pensati per i bambini del quartiere e della città. L'invito, come sempre, è a vivere l'area con rispetto e cura, delle infrastrutture e del verde pubblico».
Il nuovo gioco con le due torri



Una capacità di inclusione che passa anche attraverso il rinnovamento dell'area giochi con un gioco multifunzione composto da due torri collegate e caratterizzate da un tema naturale, con chiome d’albero, rami, foglie, pannelli ludici, un secondo scivolo, un grande oblò, un tubofono e diversi elementi interattivi; tutti i componenti sono stati realizzati con materiali resistenti, antiscivolo e anti-vandalismo, utilizzando acciaio galvanizzato verniciato e pannellature in Hpl colorato. A questo si aggiunge un trampolino elastico ad alta resistenza, una giostra accessibile a raso, un'altalena tripla con cestello, tavoletta e seggiolino per la prima infanzia, oltre a una casetta gioco dotata di panche, tavolo e pannello ludico a tema. A queste attrezzature si aggiungono quattro tavoli da scacchi e due tavoli da ping pong in calcestruzzo, che arricchiscono l'offerta sportiva e sociale del parco, promuovendo l’inclusione e l'interazione tra generazioni.
Un ponte tra ambiente e cittadini
Soddisfatta in questo senso l'assessora Lenzini: «Siamo riusciti a far sì che l'ampliamento del parco della Malpensata risponda non solo agli obiettivi ambientali e di transizione climatica previsti dal progetto, ma soprattutto ai bisogni e alle idee dei cittadini. Sono soddisfatta dell'esperienza di cittadinanza attiva che, anche in questo contesto, ha contribuito a una progettazione degli spazi maggiormente aderente ai bisogni e alle aspettative del quartiere e della città».
Gli altri interventi
Nel resto del parco sono stati realizzati camminamenti in calcestruzzo drenante, una piazza centrale allungata, spazi per la sosta e la socialità con sedute in calcestruzzo armato a finitura liscia trattate con vernice anti-scritta, e quattordici panchine in acciaio verniciato con struttura zincata. L'area sportiva è stata riqualificata con il rifacimento del campo da basket, e sono stati installati nuovi impianti di illuminazione e irrigazione. Lungo il lato adiacente il parcheggio, è stata inoltre ripristinata la pavimentazione in conglomerato bituminoso, con strati ad alte prestazioni.
Il primo di tanti
Lorenzo Baio, vicepresidente di Legambiente Bergamo, ha parlato di un'area «liberata dal cemento e dall'asfalto». Ha sottolineato: «Se studiati bene e condivisi, questi interventi si possono fare per adattare il tessuto urbano alla sfida dell'emergenza climatica. Come Legambiente, speriamo sia il primo di tanti altri interventi in città».