Traguardo

Festa al Papa Giovanni per i primi diciassette laureati della School of Medicine and Surgery

Hanno presentato e discusso il 3 luglio le loro tesi di laurea: sono poi stati festeggiati a Bergamo da mondo accademico, famiglie e compagni

Festa al Papa Giovanni per i primi diciassette laureati della School of Medicine and Surgery
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Bergamo ha festeggiato ieri pomeriggio, 4 luglio, i suoi primi laureati in Medicina con un evento organizzato all’Auditorium “Lucio Parenzan” dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dal titolo “Sapore di futuro”. Protagonisti i diciassette giovani medici del Corso di laurea magistrale internazionale, interateneo, in lingua inglese, Medicine and Surgery, titolo congiunto tra l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e l'Università degli studi di Bergamo.

Gli studenti hanno presentato e discusso il 3 luglio all'Università Milano-Bicocca le loro tesi di laurea, tutte di ricerca clinica: i primi diciassette laureati sono quindi stati festeggiati a Bergamo da mondo accademico, famiglie e compagni di studio in una cerimonia a cui sono intervenute moltissime autorità.

Tra queste il direttore generale dell'Asst Papa Giovanni XXIII Maria Beatrice Stasi, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, l'Assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, il consigliere Alessandra Gallone, la rettrice dell'Università di Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni e il rettore dell'Università degli Studi di Bergamo Sergio Cavalieri.

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sapore di futuro pubblico-Rettore Cavalieri (FILEminimizer)
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sapore di futuro-Angela Ferrari (FILEminimizer)
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206 gli studenti complessivi iscritti al corso

«L'altruismo, la cura degli altri, il ruolo del medico come mediatore tra tra malattia e guarigione, la professione medica come lavoro comunitario e come professione che cerca di ricongiungere i pazienti con la propria integrità sono i valori su cui ho costruito il mio percorso» ha detto la neo laureata Angela Ferrari, citando l’antropologa statunitense Margaret Mead, che diceva che il primo segno di civiltà è proprio un femore rotto e poi aggiustato, perché prendersi cura di qualcuno segna l’inizio della civiltà.

Il corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico Medicine and Surgery rappresenta una sfida nel campo della formazione, in cui gli studenti sono formati non solo nelle discipline mediche, ma anche nelle discipline bioingegneristiche e tecnologiche.

Questi diciassette alunni sono i primi a laurearsi con questo doppio profilo di competenze: complessivamente gli iscritti al corso sono 206, divisi tra 92 maschi e 114 femmine. Di questi 106 studenti sono italiani e 100 stranieri (20 provenienti da Paesi dell’Unione Europea e 80 da Paesi extra Ue). In tutto sono 33 i Paesi di provenienza. I posti disponibili per accedere al corso di studio quest’anno sono 42, 26 per i cittadini comunitari o soggiornanti in Italia e 16 riservati agli studenti extra UE richiedenti visto.

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