#cHIVuoleconoscere

La campagna di ragazze e ragazzi delle scuole bergamasche per sensibilizzare sull'Hiv

Il progetto è della Cooperativa don Giuseppe Monticelli, finanziato dal Community Award Program di Gilead Sciences

La campagna di ragazze e ragazzi delle scuole bergamasche per sensibilizzare sull'Hiv
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di Camilla Amendola

L’azienda bio-farmaceutica statunitense Gilead Sciences si occupa di ricerca. Negli ultimi anni ha dato la possibilità a tantissime realtà di partecipare a diversi bandi. Alle associazioni e ricercatori che vincono, l’azienda eroga un contributo economico per la realizzazione dei progetti presentati. E anche quest’anno, la Cooperativa don Giuseppe Monticelli ha partecipato al bando con il progetto "#cHIVuoleconoscere - Fast Track School".

La realtà, che da anni si occupa di fare informazione ai giovani sul tema dell’Hiv e di erogare test rapidi, gratuiti e anonimi ogni mercoledì dalle 18 alle 22 presso il check-point di via Moroni 93 (insieme alle associazioni della rete di Bergamo Fast-track City), anche quest’anno ha deciso di offrire a circa venti istituti del territorio percorsi formativi su Hiv e salute sessuale. Alcune scuole saranno anche coinvolte nella realizzazione di materiale informativo sul tema dell’Hiv, che sarà poi utilizzato per campagne di sensibilizzazione rivolte a tutta la popolazione.

Paolo Meli, presidente della cooperativa, ha spiegato: «Si tratta di un bando che la società farmaceutica promuove ogni anno. Noi partecipiamo con questo progetto rivolto alle scuole superiori di Bergamo e provincia. Mercoledì 12 ottobre c’è stata la premiazione ufficiale. Abbiamo coinvolto una ventina di scuole superiori di Bergamo e provincia, come il Caniana, Fantoni, Lotto, Don Milani. I ragazzi hanno un approccio attivo. Noi teniamo percorsi all’interno di classi terze, seconde o quarte, in base alla scelta di istituti. Facciamo due o tre incontri sulla salute sessuale e sulle malattie sessualmente trasmissibili, in particolare sull’Hiv, somministrando un questionario ai ragazzi per capire cosa sanno prima del nostro intervento e uno, alla fine, per capire se hanno compreso tutto. I ragazzi poi elaborano un proprio prodotto di comunicazione sul tema dell’Hiv».

Alcuni degli elaborati realizzati dai ragazzi e finanziati dall’azienda farmaceutica hanno raggiunto livelli molto alti. Infatti, sono stati utilizzati in documentari o pubblicati da quotidiani nazionali. I lavori migliori sono visionabili sul sito www.friendlytest.it.

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«Fare prevenzione è sempre importante. Ogni settimana ci sono almeno tre o quattro eventi in città per effettuare il test. Infatti i risultati si vedono. Se si individua l'infezione tempestivamente, si possono garantire normali aspettative di vita. Inoltre, chi assume correttamente la terapia non può più trasmettere l'infezione», conclude Meli.

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