Uno studio americano

Miracoli della dieta mediterranea Ringiovanisce il cervello di 5 anni

Miracoli della dieta mediterranea Ringiovanisce il cervello di 5 anni
Pubblicato:
Aggiornato:

Lo hanno capito anche gli americani che troppi hamburger e chips fanno male. Anche al cervello. Almeno, questo stando ai risultati di una vasta ricerca condotta dalla Columbia University di New York su una popolazione di ottuagenari, secondo cui mangiare mediterraneo (o italiano), ovvero con poca carne e abbondanza di pesce, frutta e verdura, farebbe bene ai neuroni, di cui rallenterebbe il processo di invecchiamento. Di più: la dieta mediterranea riuscirebbe perfino a potenziare i volumi cerebrali, regalandogli cinque anni di giovinezza in più.

 

 

Lo studio americano. L’Unesco ci aveva visto lungo, dichiarando la dieta mediterranea patrimonio culturale dell’umanità e ha fatto bene Expo 2015 a ribadire il valore dei suoi contenuti nutrizionali e salutari. Che sono anche mentali. Come dimostrerebbe uno studio americano, condotto dal Taub Institute for Research in Alzheimer's Disease and the Aging Brain della Columbia University di New York, che ha come protagonisti un ampio gruppo di arzilli ottuagenari di Manhattan, rappresentativi della variabilità delle popolazioni latine, afro-americane e caucasiche, e per gran parte dei quali la vitalità intellettiva era passata proprio dalla tavola. Tutti i partecipanti sono stati interrogati sulle loro abitudini alimentari, attraverso un questionario che è stato anche corredato da una risonanza magnetica, con lo scopo di misurare i volumi cerebrali totali e quelli della sostanza grigia e bianca, lo spessore corticale medio e il volume delle diverse regioni che costituiscono l’intero organo.

Un cervello più grande. Sotto il mirino dei ricercatori non c’era solo la dieta mediterranea, ma anche la sua aderenza, ovvero quanto i partecipanti allo studio fossero ligi al suo consumo in una scala da 0 a 9, e in particolare a quali alimenti. Questi dati sono stati poi incrociati con quelli più classici: età, sesso, etnia, grado di istruzione, indice di massa corporea, diabete, funzioni cognitive. Il primo risultato è stato sorprendente, perché ha rivelato che quanto più la dieta mediterranea veniva consumata con regolarità, tanto  maggiori erano le probabilità che il cervello fosse più grande, con un volume complessivo anche di oltre 13 millimetri superiore rispetto a un differente regime alimentare. Stessa cosa, ma con millimetri più ridotti naturalmente, valeva per la sostanza grigia con 5 millilitri in più e per la sostanza bianca aumentata di oltre 6 millilitri.

 

 

Quali sono gli alimenti migliori. A fare la differenza però erano anche alcuni tipi di alimenti: più benefiche per il cervello sono risultate infatti le diete ad elevato contenuto di pesce, in genere associato a un maggior spessore corticale medio, e a basso contenuto di carne, che favoriva invece la crescita del volume cerebrale totale. Vantaggi volumetrici sono stati riscontrati anche per le singole regioni cerebrali. Con effetti perfino maggiorati se la dieta mediterranea prevedeva pure un abbondante apporto di cereali, frutta e verdura, condita con olio d’oliva e accompagnata da un buon bicchiere di vino.

Un cervello ringiovanito. I benefici vanno tutti nella direzione della gioventù cerebrale. Perché gli ottuagenari più attenti all’adozione della dieta mediterranea avevano un cervello potenziato, oltre che in millimetri, anche in facoltà mentali. Insomma, più giovane di cinque anni rispetto alla loro età anagrafica, con un minor grado di atrofia cerebrale e declino cognitivo, tipici entrambi dell’invecchiamento.

Di questa scoperta, gli scienziati si sono dichiarati entusiasti e avvieranno ulteriori studi per verificare se il semplice consumo di una dieta salutare possa prevenire la riduzione di volume del cervello tipico della vecchiaia. Se così fosse, scommettiamo che tutti vorremmo diventare delle buone forchette. Naturalmente, mediterranee.

Seguici sui nostri canali