l'opera d'arte

"La Forza della Comunità" dipinta sui muri di Nembro, a un anno dal primo lockdown

Dal 10 al 18 aprile lo street-artist italiano Millo realizzerà su due pareti individuate insieme al Comune, partner attivo dell’iniziativa, altrettanti murales. Negli stessi giorni si concluderanno le riprese iniziate ad aprile del 2020 del documentario “Attraverso i muri – storie al tempo della pandemia”

"La Forza della Comunità" dipinta sui muri di Nembro, a un anno dal primo lockdown
Pubblicato:
Aggiornato:

È stata soprattutto la tenacia e la solidarietà reciproca a far superare ai nembresi i mesi più difficili dell’emergenza sanitaria. Proprio "La Forza della Comunità" è il titolo dei murales che lo street artist italiano Millo realizzerà su due pareti individuate insieme al Comune, partner attivo dell’iniziativa.

Edificio adibito alla realizzazione dell'Opera di Millo, Nembro, BG_2
Foto 1 di 2
Edificio adibito alla realizzazione dell'Opera di Millo, Nembro, BG
Foto 2 di 2

Il tema dell’opera è calzante e ben rispecchia l’attitudine e la volontà dei cittadini di Nembro, che colpiti dal virus nella sua forma più severa, l’anno scorso hanno trovato lo spirito per unirsi e superare paura e solitudine per la propria salute e per la sorte dei propri familiari. E tutto ciò è avvenuto grazie alla partecipazione di tantissimi volontari “spontanei”, di associazioni e di gruppi.

L’artista sarà a Nembro dal 10 al 18 aprile, giorni in cui si concluderanno le riprese del progetto MNEO4COVID, iniziate nell’aprile del 2020, che daranno vita al film documentario “Attraverso i muri – storie al tempo della pandemia”, coprodotto da Puntodoc, basato su oltre 180 testimonianze raccolte. In questa occasione le telecamere non saranno più puntate verso i volti e le parole dei cittadini di Nembro, come avvenne lo scorso anno, ma saranno invece focalizzate sul lavoro di Millo.

Millo, My head is a jungle, Kreuzberg, Berlin, Germany, 2018
Foto 1 di 3
Millo, I Got You, Scandicci, Firenze, 2020
Foto 2 di 3
Millo, Handle with care, Casablanca, Morocco, 2019
Foto 3 di 3

MNEO, Archivio Italiano della Memoria, ha infatti deciso di contattare diversi artisti chiedendo loro d’interpretare, attraverso la propria sensibilità e i propri strumenti, i sei capitoli che raccontano le diverse facce dell’emergenza sanitaria, dando vita ad altrettante diverse performance che faranno da contrappunto al susseguirsi di storie, volti e ricordi dei protagonisti del lungometraggio.

Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo

Nasce a Mesagne, in provincia di Brindisi, nel 1979. Laureato con il massimo dei voti alla facoltà di Architettura di Pescara, da sempre appassionato e instancabile disegnatore, negli ultimi 10 anni Millo si è focalizzato sulla produzione di murales di grandi dimensioni in tutto il mondo.

Le sue opere oggi sono visibili in: Cina, India, Australia, Thailandia, Nuova Zelanda, Cile, Argentina, Bolivia, Polinesia Francese, Messico, California, Canada, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Marocco, Olanda, Belgio, Svizzera, Austria, Lussemburgo, Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Slovacchia, Lituania, Ungheria, Ucraina, Russia, Bielorussia, Georgia, Cipro, Grecia, ed Italia.

Nel 2014 Vince il bando internazionale B.Art arte in Barriera, grazie al quale realizza nella sola città di Torino tredici murales. Nel 2016 realizza il primo murales di grandi dimensioni a Shaghai.
Nel 2017 realizza il murales più grande dell'Asia nella città di Shanghai.

Oltre ad una produzione che vanta oltre 120 opere murarie disseminate in tutti i continenti, le sue opere su tela sono state esibite a Londra, Chicago, Rio De Janeiro, Parigi, Los Angeles, Miami, Roma e Milano. I suoi lavori su tela fanno anche parte di due collezioni permanenti: Urban Nation Museum for urban contemporary art, a Berlino e dello Straat Museum for graffiti and street art, ad Amsterdam.

Seguici sui nostri canali