Attesa finita

Lavori iniziati a Casnigo: la Sistina bergamasca avrà un tetto nuovo (per salvare i capolavori)

Cantiere aperto in Val Gandino per il gioiello architettonico affrescato dai Baschenis. Un anonimo benefattore ha garantito i 200mila euro necessari a ripristinare la copertura: entro il 2 gennaio la chiusura del cantiere

Lavori iniziati a Casnigo: la Sistina bergamasca avrà un tetto nuovo (per salvare i capolavori)
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di Giambattista Gherardi (foto di Valerio Rota Nodari)

Sono iniziati ufficialmente il 7 ottobre a Casnigo i lavori di manutenzione straordinaria e restauro per il tetto dell’antica chiesa della Ss.Trinità, posta a monte dell’abitato e definita, a ragion veduta, “la Sistina della Bergamasca” per l’incredibile ciclo di affreschi dei pittori Baschenis. L’allarme era stato lanciato per la prima volta un paio d’anni fa, quando un comitato di volontari aveva affiancato la Parrocchia nel promuovere una campagna di sensibilizzazione utile a reperire fondi (non meno di duecentomila euro) per salvaguardare la copertura e di conseguenza le preziose opere d’arte contenute nella chiesa. A primavera dello scorso anno l’annuncio che aveva aperto i cuori: un benefattore locale (tuttora coperto dall’anonimato) ha deciso di coprire a sue spese i lavori di ristrutturazione. Ecco allora avviarsi l’iter dei rilievi e delle autorizzazioni, ostacolato oltre che dalla consueta burocrazia (ma la tutela di un simile capolavoro lo richiede) anche dalla pandemia e dalla morte lo scorso marzo dell’arciprete don Giuseppe Berardelli.

«A febbraio, a Brescia - spiega Natale Bonandrini, fra i più attivi del Comitato -, con la Responsabile della Soprintendenza dott.ssa Fiona Colucci sono stati definiti gli ultimi particolari del progetto, presente l’arch. Tullio Leggeri, che ha fornito gratuitamente la sua opera alla Parrocchia. A luglio, dopo l’approvazione della Curia, è arrivato il definitivo via libera della Soprintendenza. La fase operativa ha necessariamente previsto un Capitolato delle opere da eseguire, con un bando aperto a tutte le ditte interessate. Fondamentale in questa fase il contributo dello Studio Imberti Erminio e Giuliano e dell’ingegnere Graziano Bertocchi di Peia. Al Consiglio degli Affari Economici, in fase di valutazione delle offerte pervenute (12 ditte, ndr) si sono affiancati alcuni rappresentanti del Gruppo Amici della Ss.Trinità». La scelta definitiva, a parità di referenze e requisiti richiesti, è caduta sull’impresa Edil-Te.Co. di Andrea Camilli di Gandino.

«Abbiamo fissato l’inizio dei lavori - aggiunge Bonandrini - per il 7 ottobre, in modo che questo fosse di fatto il primo atto ufficiale del nuovo arciprete don Massimo Cornelli, che ha fatto il suo ingresso in parrocchia sabato 5 ottobre. Il metodo di intervento prevede lo scoperchiamento del tetto a lotti della larghezza di circa 4 metri per poter intervenire in tempi brevissimi a mettere il tutto in sicurezza con la stesura, già definitiva e come da progetto, di una copertura con manto impermeabile traspirante cui far seguire successivamente i coppi, che svolgeranno, a lavoro ultimato, una funzione soprattutto di carattere estetico». Il Santuario della Ss.Trinità è uno scrigno che cela tesori artistici di grande suggestione, a cominciare dagli affreschi del Giudizio Universale dei pittori Baschenis, che caratterizzano l'arco trionfale ed il presbiterio (ben 39 metri quadrati) e dal polittico dell’altare maggiore opera di Giovanni Marinoni fra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500. Di grande pregio anche il coro ligneo in noce della fine del ‘600 cui ha quasi certamente lavorato Ignazio Hillipront.

In questi giorni il sagrato è stato transennato e sono iniziate le fasi di approntamento di una specifica piattaforma provvisoria che renderà possibile l’istallazione della gru operativa. Il termine dei lavori è fissato tassativamente per il prossimo 2 gennaio 2021, giusto in tempo per salutare il tradizionale arrivo dei Re Magi la sera del 5 gennaio. Oltre a oro, incenso e mirra, porteranno finalmente un nuovo tetto.

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