Arte e natura

Le magiche fate e i vecchi saggi che ci accolgono al Bosco del Castagno di Treviglio

L'oasi naturale si trova nella frazione di Castel Cerreto. Tra gli alberi, le sculture lignee degli artisti Bruno Manenti e Stefano Travi

Le magiche fate e i vecchi saggi che ci accolgono al Bosco del Castagno di Treviglio
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Foto si Sebastian Berbenni

Creature magiche e vecchi custodi fanno capolino tra le foglie al Bosco del Castagno, oasi naturale situata nella frazione di Castel Cerreto a Treviglio. A dar loro vita sono stati gli artisti del posto Bruno Manenti e Stefano Travi, che hanno recuperato i tronchi degli alberi morti e li hanno trasformati in vere e proprie opere.

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Le loro sculture lignee rappresentano creature magiche e anziani custodi, metafora di uno spirito del bosco che sopravvive ancora in uno spazio in cui l'ambiente è tutelato con attenzione. Un luogo che è diventato anche punto di riferimento per gli abitanti locali e non per passeggiate e attività in mezzo alla natura.

Il progetto è stato portato avanti in collaborazione con il Comune di Treviglio ed è partito un anno fa, con i risultati straordinari che si possono vedere oggi. Da un vecchio castagno, Travi ha ricavato una Fata di Primavera con tanto di bacchetta magica, mentre Manenti ha dato vita, da una vecchia farnia, ai Custodi del Bosco e, da un platano, a un vecchio saggio.

Un'iniziativa che non si fermerà qui, ma anzi andrà a coinvolgere anche altri artisti, che continueranno a recuperare il materiale per le sculture da questi tronchi, che non richiedono il taglio di piante in salute ma sono ottenuti da quelle che hanno cessato già di vivere. Le quali, quindi, potranno ritornare in un'altra forma e non mancheranno di rapire i visitatori del bosco e catturare la loro fantasia.

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