Scelta di vita

Lei insegnante inglese, lui ingegnere argentino: hanno fondato la Fattoria Boccatorta in Val Gandino

Louisa Cummins e Augusto Bado hanno creato un'oasi sostenibile sul Monte Croce di Leffe. Ci sono verdure bio e lezioni di... natura

Lei insegnante inglese, lui ingegnere argentino: hanno fondato la Fattoria Boccatorta in Val Gandino
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di Giambattista Gherardi

Due cuori e una fattoria, uniti all’ambizione di creare, nel cuore della Val Gandino, un’azienda agricola biologica con progetti didattici d’avanguardia. È una storia tutta da raccontare quella di Louisa Cummins, insegnante inglese, e del marito Augusto Bado, ingegnere argentino, che a Leffe hanno deciso avviare un “ritorno alla natura” che ha tutto il sapore di un ritorno al futuro.

Nell’ottobre 2017, i coniugi hanno acquistato in Val Gandino una cascina in disuso con 7000 metri di terreno circostante, situata in via Boccatorta nell’area del Monte Croce. E Boccatorta è diventato il nome di una sfida davvero affascinante.

Da bambino, Augusto passava l'estate nella fattoria di una zia a Las Pampas, in Argentina, immerso nelle tradizioni rurali. L'amore di Louisa per la terra e la natura è invece radicato nella storia della famiglia: quattro generazioni di agricoltori in Inghilterra. Dopo essersi laureata come insegnante, Louisa si limita a coltivare fagioli in classe, finché la coppia si trasferisce in Tanzania a fare volontariato. Un’esperienza che cambia la vita di entrambi, motivando la coppia a cambiare stile di vita e a impegnarsi contro sprechi e consumismo.

Dopo la Tanzania c’è il ritorno in Argentina e successivamente il trasferimento in Texas, dove Louisa e Augusto avviano una piccola fattoria cooperativa. Collaborando con i vicini vendono verdure biologiche, erbe, salse e pane al mercato degli agricoltori locali. Poi il rientro in Inghilterra e il trasferimento in Val Gandino per l’avvio del “sogno” Boccatorta.

«La nostra - spiegano sul sito www.boccatorta.com - è un'azienda agricola biologica sostenibile al 100%. Qui intendiamo sviluppare una versione italiana di "Community Supported Agriculture" (CSA), già molto diffusa in Canada e in alcune zone degli Stati Uniti. Il nostro sistema di coltivazione ha grandi vantaggi poiché riduce i danni alla fauna naturale, è atto ad aumentare la popolazione di api e preservare i fiori selvatici autoctoni, riduce il consumo di acqua, gli sprechi alimentari ed i trasporti, elimina i rifiuti di plastica e aumenta la consapevolezza della comunità sugli insetticidi nocivi. C’è condivisione fra coltivatore e consumatore, così come fra famiglie ed imprese che intendono condividere ricette ed idee. Rimanendo una piccola impresa, saremo in grado di fornire un servizio personalizzato ed efficiente, ma soprattutto possiamo dialogare concretamente con chiunque voglia scoprire la nostra attività».

La fattoria forestale biologica Boccatorta produce un'ampia varietà di verdure e bacche selvatiche, disponibili per l’acquisto anche online, ma solo nel periodo stagionale di maturazione di frutta e verdura. Con una quindicina di euro (dal prossimo aprile) si può acquistare per esempio un “Biobox”, con una selezione eventualmente personalizzata di verdure per i consumo familiare.

Più che all’acquisto online, però, il team che lavora con Louisa e Augusto punta all’interazione personale soprattutto con i ragazzi, per i quali è stato sviluppato un progetto specifico. A lavorare alacremente a una miriade di proposte sono in particolare Eleonora Moro di Leffe e Jodie Taylor, arrivata dall’Inghilterra.

«Il nostro ambiente - spiega Eleonora - offre una vasta gamma di opportunità per bambini e adulti di imparare ed esplorare. Vivendo nella natura per i ragazzi è possibile sviluppare conoscenze e abilità in modo organico, attraverso la nostra gamma di sessioni di apprendimento all'aperto. Un elemento non marginale è costituito anche dai nostri animali, che vivono e lavorano come parte della produzione agricola, aiutano a proteggere le nostre colture e contribuiscono al miglioramento del suolo. Crediamo che tutti i bambini e gli adulti dovrebbero avere l'opportunità di conoscere se stessi e il loro ambiente naturale. Attraverso lo stare all'aria aperta le persone sono in grado di sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità, punti di forza e di debolezza».

La proposta didattica di Boccatorta è particolarmente articolata. Nella settimana “tipo” per i bambini dai 7 anni in su, è attivo il Club del Doposcuola, che fra l’altro propone il mercoledì i Laboratori Artigianali e al venerdì lo spazio per le Arti Creative. Il Club del Doposcuola offre l’opportunità di lezioni “sul campo” con il plus di condire il tutto anche con l’utilizzo della lingua inglese. La Scuola Forestale consente di esplorare e sperimentare fisicamente il mondo della natura, con approfondimenti mirati e calibrati sulle esperienze specifiche.

«L'apprendimento all'esterno - sottolinea Eleonora, laurea triennale a Pisa in Scienze Erboristiche - sviluppa capacità comunicative e linguistiche, fiducia in se stessi e consapevolezza di sé. Il problem solving esperienziale aumenta le opportunità per gli studenti di sviluppare le proprie strategie per l'apprendimento, stabilire connessioni e costruire relazioni tra loro e con la natura. La nostra missione è creare un ambiente sicuro ed emozionante per persone di tutte le età, background e abilità. Offriamo esperienze su misura anche per classi scolastiche».

Da ricordare anche i laboratori del fine settimana (aperti a tutti con attività stagionali) e le “Settimane delle meraviglie”, che da lunedì a venerdì (nel periodo giugno-agosto) offrono ai ragazzi possibilità di full immersion con workshop pratici (costi da 190 euro, 380 euro con pernottamento). Louisa e Augusto cullano il sogno di fare di Boccatorta un luogo che possa sostenere anche e soprattutto i bambini a rischio e in difficoltà, magari attraverso una Fondazione che crei l’opportunità di studi accademici a riguardo.

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