solidarietà

Necessita di un trapianto, ma il suo sangue è rarissimo: anche donatori bergamaschi per salvarla

La paziente siciliana ora sta fortunatamente bene. Per aiutarla è stata attivata una vera e propria staffetta

Necessita di un trapianto, ma il suo sangue è rarissimo: anche donatori bergamaschi per salvarla
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Una paziente in Sicilia deve sottoporsi a un trapianto salva-vita, ma c’è un problema. L’intervento richiede parecchie sacche di sangue ma il suo è talmente raro che non basta che un donatore abbia lo stesso gruppo sanguigno, serve anche che abbia le stesse identiche caratteristiche. Un profilo che si può trovare solo in una persona ogni diverse centinaia, ma necessario a evitare un rigetto.

Così, per salvarle la vita, il Centro trasfusionale del Policlinico di Milano ha attivato una vera e propria staffetta di 20 donatori rari, tutti lombardi, in grado di donare la quantità di sangue necessaria per eseguire il trapianto.

Una storia a lieto fine, raccontata dai colleghi di PrimaMilano, che testimonia l’importanza delle donazioni e che vede come protagonisti anche sei bergamaschi.

Salva una donna di 50 anni

La signora soffre da quando ha 3 anni di anemia falciforme e proprio la Sicilia è la regione italiana che conta più casi in Italia. È piuttosto frequente che a questo tipo di anemia si sovrappongano i geni della talassemia, dando origine alla talasso-drepanocitosi, patologia di cui è affetta la donna.

Dopo decenni di trasfusioni la signora ha sviluppato anticorpi contro il sangue donato e, in più, il suo fegato si era progressivamente deteriorato, tanto da rendere necessario un trapianto.

Per questa ragione i medici siciliani che stanno curando la donna hanno contattato la banca del sangue raro del Policlinico di Milano: un unicum in Italia, che ha classificato oltre 100mila donatori di sangue. Di questi, diverse migliaia hanno profili così particolari da essere considerati rari.

Grazie a questo database sono stati individuati 20 donatori rari, perfettamente compatibili, distribuiti in tutta la Lombardia. «In pochi mesi è stato possibile raccogliere 26 unità di sangue compatibile – spiega il direttore del Centro trasfusionale Daniele Prati -. Nove donatori provengono dal Policlinico, sei da Bergamo, due da Lecco, una dall'ospedale Niguarda, una da Brescia e una da Como. Il trapianto è avvenuto con successo poche settimane fa».

La banca del sangue raro

La banca del sangue raro del Policlinico di Milano, unica nel suo genere in Italia, si è sviluppata grazie all'attività del laboratorio di Immunoematologia guidato da Nicoletta Revelli ed è riferimento nazionale per questo tipo di problematiche.

Conserva oltre 2mila sacche di sangue raro, mentre il suo database con 100mila donatori ha classificato oltre 15mila donatori rari e mille cosiddetti “ultra-rari”. Ogni anno risponde a quasi 500 consulenze di indagini per richieste di emocomponenti di gruppo raro provenienti da tutta Italia, ma anche dall'estero, fornendo il sangue dove ce n'è bisogno.

Anche per questo il Centro nazionale sangue ha chiesto il supporto del Policlinico per sviluppare una rete per la gestione dei donatori di gruppo raro, sostenendo l’impegno economico di un project manager nel Centro trasfusionale, incarico affidato a Luisa Stea.

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