Arrangiarsi per pedalare

Nei piccoli paesi niente "bonus bici", così è nato il Ciclofficina Bike Market: usato di qualità

L'idea è di Matteo Degiorgi, titolare della Ciclofficina di Urgnano. Si tratta di un gruppo Facebook dove le persone possono vendere e comprare biciclette, anche da riparare. Tocca varie zona della Bergamasca e "combatte" il mercato nero

Nei piccoli paesi niente "bonus bici", così è nato il Ciclofficina Bike Market: usato di qualità
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Dopo due mesi di lockdown, è tornata la voglia di pedalare, dalla città alla Bassa. I negozi di biciclette sono presi d’assalto sia per quanto riguarda le riparazioni che per quanto riguarda il reparto vendita. Il "bonus bici" del Governo è però valido solo nelle città. Nei piccoli paesi, dove la voglia di pedalare è tanta, si fatica a trovare una bicicletta nuova (a prezzi abbordabili). E così si punta spesso... sull'usato. Ecco perché, come racconta PrimaTreviglio, Matteo Degiorgi, titolare della Ciclofficina di Urgnano, ha deciso di creare un bike market dell’usato.

«Il negozio è sempre pieno di biciclette da riparare, lo spazio non basta e non sempre riesco ad accogliere e gestire le richieste dei clienti riguardo al loro usato – ha commentato Degiorgi –. Inoltre, la difficoltà economica di molte famiglie non sostenute da nessun incentivo costringe molti a ricorrere all’usato come alternativa». Così dalla pagina Facebook è stato creato un gruppo: il “Ciclofficina Bike market”, una piattaforma che permette la vendita e lo scambio di biciclette usate direttamente tra privati. Bastano qualche foto e una descrizione di eventuali riparazioni da fare.

«Non ci sono intermediari, non chiediamo provvigioni, chiediamo solamente che in caso di malfunzionamenti la bici possa essere riparata presso la nostra Ciclofficina» ha spiegato Degiorgi. Il servizio copre le aree di Urgnano, Cologno, Spirano, Comun Nuovo, Zanica e Ghisalba. È fatto per poter visionare la bici praticamente fuori casa propria, toccandola con mano e provandola, per non aver inconvenienti spiacevoli che a volte piattaforme online non possono garantire. Oltre tutto, non si rischia di acquistare una bici rubata, una vera e propria piaga sociale, perché il tutto viene pubblicato con trasparenza e la pagina è visibile a tutti. L’iniziativa è attiva da qualche giorno e ha superato le 350 persone, con diversi post di vendita.

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