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Ora è definitivo: Bergamo e Brescia saranno Capitali italiane della Cultura 2023

Via libera in Senato al Decreto Rilancio, contenente un emendamento del parlamentare Devis Dori (M5S) che chiedeva l’assegnazione del titolo ai due capoluoghi senza la partecipazione al bando

Ora è definitivo: Bergamo e Brescia saranno Capitali italiane della Cultura 2023
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Anche l’ultimo tassello ha trovato il suo posto. Con l’approvazione in Senato del "Decreto Rilancio", Bergamo e Brescia saranno Capitali italiane della Cultura per il 2023. L’assegnazione del titolo “per legge” alle due città era stata avanzata dal parlamentare Pentastellato Devis Dori (portavoce del M5S in Commissione Bilancio alla Camera) che aveva proposto un emendamento al decreto legge che prevedeva che i due capoluoghi ottenessero il riconoscimento senza dover partecipare al bando.

La proposta aveva ottenuto un primo via libera in commissione Bilancio della Camera il 3 luglio, quindi il successivo passaggio a Montecitorio. Ora Bergamo e Brescia hanno tutto il tempo per realizzare un programma di iniziative per valorizzare il proprio patrimonio culturale. Il modello di riferimento è l’Expo 2015, nella speranza che questo evento serva come motore di iniziative che restino negli anni a venire. La gestione sarà affidata a un Comitato operativo del quale faranno parte i due Comuni e Ubi; quindi verrà dato anche spazio alle proposte di enti o privati

Inizialmente, sul piano dei contenuti, Bergamo aveva pensato a un progetto già in cantiere per il 2022 (con il coinvolgimento dell’Accademia Carrara e della Fondazione Donizetti) incentrato sull’Ottocento tra i Mille e il melodramma, ma a Brescia non è piaciuto. La Leonessa d’Italia dal canto suo, per il 2023 aveva già una candidatura autonoma con un progetto basato sul Museo dell’industria e del lavoro e sulla “Città stratificata” con la creazione di una passeggiata archeologica tra Santa Giulia e il Capitolium.

L’ipotesi più probabile, ora, è che nel processo creativo vengano coinvolti diversi territori di entrambe le provincie, così da creare una serie di poli attrattivi che lavoreranno in parallelo. Certamente, nelle intenzioni delle due Amministrazioni, il 2023 non sarà un evento isolato, ma verrà preceduto da una serie di iniziative che serviranno da avvicinamento.

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