Panni ritirati: l'opera "Waves of life" in via Tasso è in via di smontaggio
Non ha convinto l'installazione dell'artista finlandese Kaarina Kaikkonen, che da giugno ad oggi ha attirato molte perplessità
Nel giro di poche ore nella mattinata di oggi, martedì 19 settembre, gru, tenaglie e tanta pazienza faranno sparire Waves of Life, l'opera d'arte dell'artista finlandese Kaarina Kaikkonen che dallo scorso inizio giugno ha caratterizzato la facciata dell'ex Centrale telefonica di via Tasso. Mentre dal cielo fioccano camicie lasciate cadere dagli operai al lavoro, i più tirano un sospiro di sollievo.
Curiosità e perplessità
L'opera, che si è inserita nella seconda edizione de Il Mantello di Arlecchino, progetto ideato dal Ttb Teatro tascabile di Bergamo, non ha ricevuto un così alto consenso. I selfie e la curiosità dei turisti non p certo mancata e, in questi mesi, in molti si sono avvicinati al pannello di spiegazione dell'opera. A osservare bene, però, i più se ne sono allontanati con sguardo accigliato. Concretamente, si tratta di abiti appesi ai cavi sospesi che vanno a ricreare delle "onde"; metaforicamente, rappresentano lo scorrere della vita attraverso una catena di ricordi e relazioni, rappresentati appunto dalle camicie.
Cosa non è andato
La parte più interessante dell'installazione è forse quella che meno si è vista ed è stato difficile cogliere, ovvero la ricerca e preparazione iniziale. L'opera infatti è stata realizzata grazie al contributo dei cittadini di Bergamo che hanno donato vecchie camicie e magliette non più usate, ma legate a ricordi o persone che non si sono più. Il problema sta proprio nel fatto che vedere queste onde e riuscire ad apprezzare il messaggio non è stato immediato, complice forse il fatto che l'artista avesse pensato l'opera per la Chiesa di Santo Spirito e non per la facciata dove poi è stata posizionata.
Una o due volte la settimana anche mia moglie crea un'opera d'arte simile a quella del "famosissimo" artista finlandese Kaarina Kaikkonen. Infatti dopo aver fatto il bucato stende, forse in modo meno creativo ma piu' ordinato di Kaarina, i panni sul nostro balcone. Quando guardo quest'opera mi commuovo per tanto sono stesi bene.
Io credo che ci sia sempre qualcosa che non va quando un'opera deve essere spiegata. Il senso estetico è individuale non sono trogloditi quelli a cui non piace nè ignoranti quelli a cui piace. Ogni opinione è lecita se ben argomentata.
anche io ho steso ma meglio x riuscire poi a stirare. e non mi faccio neppure pagare.
Apprezzo ogni espressione artistica (tranne quelle volgari e offensive). Giusto criticare e motivare in modo intelligente e costruttivo senza però dimenticare che dovremmo sempre portare rispetto per chi si impegna e lavora per portare un messaggio agli altri. È facile lodare e apprezzare un quadro del Caravaggio, una statua del Michelangelo o un progetto del Brunelleschi. Molto più difficile e impegnativo comprendere e apprezzare forme d'arte di questo genere. In ogni caso è sbagliato insultare o denigrare.
Chi dà del troglodita agli altri è il classico esempio di quella parte di società che si ritiene superiore intellettualmente e moralmente agli altri solo perché vota da una certa parte. È così sin dagli Anni 70, non impareranno mai, si ritengono superiori, se la cantano e se la suonano da soli. Patetici!