I giovani artisti di psichiatria

I ragazzi dell'Atelier dell'Errore alla conquista del cuore di Milano

I ragazzi dell'Atelier dell'Errore alla conquista del cuore di Milano
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[In copertina: Giovanni, Atelier dell’Errore * Lo Squalatore Sessuale che si bacia le ferite * 2015 * Tecnica mista su carta * 50x165 cm]

 

L’incredibile invasione degli outsider nel quadrilatero della moda. Potrebbe intitolarsi così l’avventura che sta portando gli artisti dell’Atelier dell’Errore ad esporre in un intero palazzo nel cuore di Milano. Per chi non lo conoscesse, l’Atelier dell’Errore (ne avevamo parlato qui) è una straordinaria esperienza creativa, avviata oltre dieci anni fa da un fotografo e videomaker bergamasco, Luca Santiago Mora, insieme alla Asl di Reggio Emilia: bambini con gravi patologie (una su tutte: l’autismo) seguono un percorso artistico che porta a risultati assolutamente straordinari. Da tre anni inoltre l’Atelier è sbarcato anche a Bergamo, come attività della Clinica Gavazzeni. A dicembre scorso, un’allieva dell’Atelier, Giulia Zini, ha ricevuto l’Euward, il più importante premio per l’outsider art, che viene assegnato ogni quattro anni a Monaco di Baviera. Nessun italiano l’aveva mai vinto prima. Per di più l’Atelier ha portato anche un’altra allieva nella selezione finale.

[Atelier dell'Errore BIG, laboratorio permanente all'interno della Collezione Maramotti Reggio Emilia. Da Gennaio 2015]
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Come laboratorio nato all’interno di un percorso della psichiatria minorile, a Luca Santiago si poneva un problema: una volta superata l’asticella dei 18 anni, per i suoi ragazzi non c’era più spazio. E tra gli allievi che lo scorso anno avrebbero superato l’asticella c’era anche la “star” Giulia Zini. Così Luca Santiago si è guardato attorno, ha bussato a qualche porta, trovandone subito una appassionatamente aperta: era quella della collezione Maramotti, il grande imprenditore di moda (è il titolare di Max Mara), che a Reggio ha un vero e proprio museo dove espone i suoi straordinari pezzi di arte contemporanea. In quegli spazi, tra opere di grandi maestri del nostro tempo, l’Atelier over 18 ha trovato il luogo dove continuare il suo percorso. Con risultati che hanno stupito il collezionista- imprenditore. Il quale a sorpresa ha proposto a Luca Santiago di esporre le opere dell’Atelier in un edificio provvisoriamente vuoto, in via Monte di Pietà, a due passi dalla Scala.

[Uomini come cibo, Via Monte di Pietà, Milano, Collezione Maramotti]
1.VendicatoreDiNotteCheDivorisceDeiCompagniDiClasseIoMiAvvicinoELoroSiAllontananoEDiconoChePuzzo
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Autori vari / Various artists, Atelier dell’Errore Vendicatore di Notte che divorisce dei compagni di classe io mi avvicino e loro si allontanano e dicono che puzzo / Night Avenger Dievours Classmates I get close and they go away and say I stink 2013-2015 tecnica mista su carta / mixed media on paper 120 x 200 cm

2.ScoiattoMotosega
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Giulia, Atelier dell’Errore ScoiattoMotosega / ChainsawSquirrel 2014 tecnica mista su carta / mixed media on paper 155 x 50 cm

3.L'immaneRagnoFerroDiiCurnasco
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Autori vari / Various artists, Atelier dell’Errore L'immane RagnoFerro di Curnasco / The Huge Iron-Spider from Curnasco 2015 tecnica mista su carta / mixed media on paper 300 x 240 cm

4.AttachistaDelCanileMangiaIMafistiEIPoliziottiERuerue
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Paolo, Atelier dell’Errore Attachista del canile mangia i Mafisti e i Poliziotti e RueRue / Dog Pound Attackerist eats Mafists and Policemen and RueRue 2015 tecnica mista su carta / mixed media on paper 150 x 230 cm

6.CarniforoTorturaOssa
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Arianna, Atelier dell’Errore Carniforo Tortura Ossa / Carniferous Torture Bone 2015 tecnica mista su carta / mixed media on paper 100 x 245 cm

7.IlSonnoVendicativo
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Marco, Atelier dell’Errore Il Sonno Vendicativo / Vengeant Sleep 2015 tecnica mista su carta / mixed media on paper 156 x 110 cm

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Così, il prossimo 18 giugno inaugura una mostra con un titolo che è tutto un programma: Uomini come cibo. Un ribaltamento curioso del tema dell’Expo. Come spiega lo stesso Luca Santiago: «Le opere mettono al centro un bestiario fantastico di creature che si cibano di uomini». Gli animali sono infatti il soggetto unico del lavoro dell’Atelier. Animali fantastici, dai nomi altrettanto fantastici (anche i nomi sono trovati dagli allievi). Animali giganteschi che crescono di foglio in foglio, perché il metodo dell’Atelier è semplice e preciso: non si cancella mai, non si distrugge l’opera iniziata, e si va sempre avanti. Così quasi sempre accade che il foglio iniziale non sia sufficiente a contenere l’animale immaginario, e quindi si determina la necessità di crescere con altri fogli che vengono attaccati a quello originario.

Perché gli animali? Spiega Santiago Mora: «Gli animali divengono divoratori, incarnano le paure di chi li ha disegnati e assumono una funzione salvifica, diventando meccanismo proiettivo di difesa della loro fragilità nelle relazioni con il mondo reale. Questo spiega il titolo della mostra: gli uomini, da esseri dominanti, si trasformano in oggetti di consumo». Ora le creature fantastiche dell’Atelier sbarcano nel cuore di Milano. «Saranno un po’ come occupanti clandestini», dice divertito Luca Santiago, che è già alle prese con il complesso allestimento dei grandi fogli disegnati. «Dissemineranno la loro presenza in ordine sparso sui cinque piani dell'edificio di via Monte di Pietà, partendo dalle cantine e arrivando sino al cielo».

 

Info.
Uomini come Cibo, 18 giugno – 15 settembre 2015
Milano, Via Monte di Pietà 23
Orari di visita: Dal martedì al sabato, dalle ore 11.00 alle ore 19.00
La mostra è visitabile su invito e previa prenotazione.
Inaugurazione: 17 giugno 2015, ore 18.00 – 20.00
Per info, proffice@maxmara.it o chiamare, da martedì a sabato 11.00-19.00, +39 342 9146508.

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