Cinque bergamaschi che nel 2017 hanno davvero lasciato il segno
Gasperini c’era già l’anno scorso fra coloro che avevano lasciato un segno positivo a Bergamo. A fine 2016 il titolo che gli avevamo dedicato era: Il coraggio di puntare sui giovani. Non sapevamo che quel coraggio avrebbe portato l’Atalanta a cogliere risultati mai raggiunti prima nella sua storia, facendo del 2017, dal punto di vista calcistico, il «Migliore anno della nostra vita». Inevitabile, dunque, dedicare al mister di Grugliasco la copertina di “Personaggio dell’anno”. Dodici mesi fa era toccato a Emilio Bellingardi, il direttore generale della Sacbo che ha portato Orio nell’elite mondiale degli aeroporti.
Anche quest’anno lo scalo ha battuto i precedenti record, ma sul fronte dell’industria e dei servizi il 2017 ha visto imporsi altri personaggi di livello assoluto. Ne abbiamo scelti due (indicandone uno solo si sarebbe fatto torto all’altro): Alberto Bombassei, patron di Brembo, e Antonio Percassi, presidente di Odissea e della società nerazzurra. Quest’anno a Bombassei è stato assegnato il premio “Leonardo”, il più prestigioso riconoscimento che possa ricevere un imprenditore italiano, mentre Percassi ha realizzato altre due grandi opere come l’ampliamento di Oriocenter e l’acquisto dello stadio, che per la nostra città, e per tutta Italia, rappresenta un fatto epocale. Nella prossima estate cominceranno i lavori di ristrutturazione e Bergamo potrà compiere un altro passo in avanti fra le città europee.
Altri due personaggi che abbiamo scelto come protagonisti 2017 sono il ministro Maurizio Martina, che ha portato nella nostra città i Grandi della Terra a parlare di lotta alla fame e agricoltura sostenibile e Ilaria Galbusera, capitano della nazionale italiana femminile sorde. Le loro belle storie le trovate a pagina 5 di Bergamopost cartaceo. Insieme a quella di un gruppo musicale che ce l’ha fatta, i Pinguini Tattici Nucleari...»