Il cardinale Pizzaballa è tornato a Gerusalemme. E ha parlato dei «due conclavi»
Nominato nell'estate 2023 patriarca della Città Santa, ha raccontato le impressioni sul nuovo papa e come ha vissuto il ruolo di papabile

«Sapevo che sarei partito per Roma e sarei tornato»: questo è il commento del cardinale Pierbattista Pizzaballa, bergamasco originario di Cologno al Serio, patriarca di Gerusalemme dal 2023. Ed è proprio nella Città Santa che ha fatto ritorno, accolto festosamente.
Oltre a far parte del Conclave per la prima volta, il cardinale è stato fino all'ultimo indicato dai media come tra i favoriti per l'elezione.
I "due conclavi"
La testata Terrasanta.net ha riportato come, una volta rientrato, il patriarca ha spiegato: «Ci sono stati due conclavi: quello dei cardinali e quello dei media. Io partecipavo al primo». Ha inoltre aggiunto in commento all'elezione di Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV: «C'è stato un consenso molto rapido e molto chiaro tra i cardinali sulla scelta da fare».
Il conclave dei media
Anche se il «conclave dei cardinali», per usare l'espressione scelta da Pizzaballa, non l'ha portato al soglio pontificio, comunque quello dei «media» lo ha tenuto al centro dell'attenzione non solo dei bergamaschi, ma di tutto il mondo, per diversi giorni. Tra le tante immagini circolate, particolare successo ha avuto la ripresa dove lo si vede osservare con stupore gli affreschi della Cappella Sistina in un momento di raccoglimento con i cardinali.
@la.repubblica Nel giorno di apertura del Conclave è entrato con gli altri cardinali nella Cappella Sistina ed è stato subito rapito dalla bellezza degli affreschi. Pierbattista Pizzaballa è stato sorpreso dalle telecamere mentre col naso all'insù ammirava il capolavoro di Michelangelo. Il cardinale, uno dei papabili alla successione di Bergoglio, volgeva lo sguardo verso i dipinti mentre i colleghi leggevano la preghiera dal breviario che tenevano in mano #pizzaballa #conclave #papa #cappellasistina ♬ suono originale - la.repubblica
Nel merito, ha spiegato: «Il posto assegnatomi era proprio sotto la raffigurazione della creazione di Adamo. Così ho avuto tutto il tempo per contemplarla».
La pace condivisa
Sul nuovo papa, il cardinale Pizzaballa non si sbilancia, ammettendo di non conoscerlo benissimo, ma lasciando anche parole di apprezzamento. Dopotutto, il discorso con cui Leone XIV ha deciso di presentarsi al mondo, con il suo forte richiamo alla pace, non poteva che essere appoggiato da un cardinale che è patriarca di Gerusalemme e che vive quindi in un contesto molto vicino e a diretto contatto con la guerra.
Ha commentato sempre alla stessa testata: «Non so quando sarà possibile una visita del papa in Medio Oriente e in Terra Santa. Oltre a essere la madre delle Chiese, Gerusalemme è al cuore di un conflitto che risuona in tutto il mondo. Il nuovo papa è chiamato a intervenire sulla scena internazionale. Ma per ora, bisogna lasciarlo respirare. Ha tante cose da scoprire».