si chiama Hoverbike

La moto volante di Star Wars adesso è diventata realtà

La moto volante di Star Wars adesso è diventata realtà
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Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’incredibile treno che presto potrà collegare le città di Los Angeles e San Francisco in meno di mezz’ora, dato che sarà in grado di toccare i 1200 kilometri orari. Eppure questa fantasmagorica idea non è altro che un significativo potenziamento di un mezzo che esiste ormai da quasi due secoli e che, dopo la macchina, è quello più utilizzato al mondo.

Gli appassionati di tecnologia e invenzioni sanno però che qualcosa di nuovo bolle in pentola e che presto potremo avere un nuovo mezzo di trasporto nei nostri cieli. Che tutti potranno guidare ad uso personale. Non è uno scherzo e il suo nome è Hoverbike. Nel progetto di questo rivoluzionario veicolo sono al momento coinvolti la giovane società britannica Malloy Aeronautics e l’U.S. Army Research Laboratory. Non è ancora possibile tradurre in maniera precisa Hoverbike in italiano, ma per rendere l’idea di quel che sarà possiamo scrivere che si tratta di una moto volante o di un semplicissimo elicottero pilotabile però come una moto.

 

 

La realizzazione del nuovo mezzo di trasporto è stata resa pubblica solo qualche settimana fa durante l’Air Show di Parigi, una delle manifestazioni internazionali più importanti per quanto riguarda la presentazione di nuovi materiali aeronautici e spaziali. Per il momento la Malloy Aeronautics ha prodotto solo un modello funzionante in scala 1:3, utilizzato principalmente per raccogliere fondi per finanziare il progetto, e un prototipo in scala 1:1, che è però in grado di alzarsi da terra solo di pochi centimetri e per pochi minuti. Gli ingegneri all’opera su questo tipo di moto stanno ancora studiando quali siano i parametri migliori con cui costruire il nuovo mezzo di trasporto, per garantirne la massima sicurezza, stabilità e manovrabilità.

Osservando i video e le immagini dei primi modellini, la moto volante appare come un grosso drone dotato di quattro ruote orizzontali, posizionate in coppia davanti e dietro, pronte a scattare e a far sollevare da terra il veicolo. Potrà trasportare un passeggero con un peso massimo di 130 chili e per un tempo non superiore ai 45 minuti. Secondo gli ingegneri della Malloy, entro quattro anni si sarà in grado di realizzare il modello che fino a questo momento è ancora rimasto solo un progetto disegnato nei laboratori. Vanterà un telaio in fibra di carbonio, kevlar e alluminio e nessun componente sarà sviluppato completamente da zero, visto che la tecnologia che si ha in previsione di utilizzare è già tutta esistente, progettata e accuratamente testata: «Se stiamo facendo qualcosa di nuovo è la combinazione dei sistemi esistenti», così ha spiegato l’azienda rispondendo alle domande di alcuni giornalisti.

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Naturalmente il tema più interessante da affrontare rispetto a questo nuovo mezzo riguarda il suo futuro impiego. Secondo i fondatori dell’azienda che lo sta producendo - e anche stando a quanto scrivono diversi giornali - sarà principalmente impiegato nei casi di ricerca e recupero di dispersi visto il suo peso davvero contenuto e la possibilità di volare a pochi metri dalla superficie. In questo modo avremo quindi un nuovo e importante veicolo per intervenire in tutte quelle situazioni d'emergenza in cui gli elicotteri non possono essere impiegati. Facile immaginare che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, invece, si sia particolarmente interessato a questo progetto per i suoi eventuali sviluppi in ambito militare. Per esempio la moto volante potrebbe trasportare personale in zone di difficile raggiungimento o recapitare carichi importanti senza la guida di un vero pilota. L'hoverbike, infatti, può anche essere controllata in remoto.

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