Cittadini di Palazzago sanzionati per aver fatto la spesa a Mapello: è guerra tra i sindaci
Scontro tra i due primi cittadini, Locatelli e Jacobelli. L'intervento della Prefettura non ha placato molto gli animi...
![Cittadini di Palazzago sanzionati per aver fatto la spesa a Mapello: è guerra tra i sindaci](https://primabergamo.it/media/2020/04/ipercoop-mapello-420x252.jpg)
È polemica tra i sindaci di Palazzago e Mapello dopo che quattro cittadini residenti a Palazzago sono stati multati dalla Polizia Locale di Mapello per essere stati trovati sul territorio di quest'ultimo comune. Motivo? Avevano deciso di andare a fare la spesa all'Ipercoop di Mapello preferendola ai quattro alimentari e al discount presenti a Palazzago. A tal proposito, le ordinanze nazionali sembrerebbero molto chiare, e non ci sarebbe nulla da discutere. Il problema è che i cittadini di Palazzago sono stati legittimati in questa scelta da una circolare diffusa dal sindaco stesso del Comune, Michele Jacobelli. Il sunto della circolare è che essendo i negozi di alimentari presenti sul loro territorio insufficienti a soddisfare le prime necessità di tutti i nuclei familiari di Palazzago (circa duemila), i cittadini sono autorizzati a recarsi - uno per volta e una sola volta a settimana - alla Conad di Almenno San Bartolomeo o all'Ipercoop di Mapello.
![](/media/2020/04/jacobelli-palazzago-537x650.jpg)
Un'autorizzazione unilaterale, rilasciata evidentemente senza aver consultato le autorità di Mapello, che infatti hanno alzato la voce. Il sindaco Alessandra Locatelli ha infatti dichiarato: «Il protocollo della Prefettura dice che nei territori dove è presente anche un solo supermercato i residenti devono restare nel proprio Comune per ogni tipo di spesa, a meno che non abbiano comprovate esigenze. Agli agenti della Polizia Locale del mio territorio ho detto di usare prima di tutto il buonsenso, ma di attenersi comunque alla normativa». E poi ha aggiunto: «Del resto, Mapello confina con dieci comuni, se tutti questi sindaci mandassero i loro cittadini alla nostra Ipercoop cosa succederebbe?». L'ordinanza del sindaco di Palazzago è finita anche sulle scrivanie della Prefettura alla fine dello scorso marzo, quando il Comune di Mapello aveva rivolto un'interrogazione per chiarire la legittimità di questa autorizzazione.
![](/media/2020/04/alessandra-locatelli-650x488.jpg)
Uno dei primi nodi che Enrico Ricci, da poco nominato Prefetto di Bergamo, si è trovato a dover districare. E lo ha fatto assumendo una linea teorica analoga a quella sostenuta dal sindaco di Palazzago, ma delegittimandone i metodi: «Confermata l'opportunità di considerare consentito lo spostamento dal Comune in cui ci si trova verso quello più vicino dove sia ubicato un esercizio commerciale idoneo, per disponibilità di prodotti, a soddisfare le esigenze dei nuclei familiari. È però del tutto inconfigurabile, nel vigente ordinamento, un potere sindacale di dettare norme che possano trovare applicazione e avere efficacia al di fuori del territorio comunale».
Insomma, la Prefettura sostanzialmente dice che la ragione sta nel mezzo. E alle due mezze verità fanno appello i due sindaci: Locatelli evidenzia il fatto che il sindaco di un altro Comune non possa indicare ai cittadini di spostarsi in un territorio che non amministra; Jacobelli ricorda che il suo comune è uno degli esempi citati nella circolare dal Prefetto. Entrambi poi proclamano di non voler creare polemiche: «Però la situazione - dice Locatelli - è già molto delicata e non posso permettere che ci siano assembramenti ingiustificati di gente nel mio Comune». «Ai miei cittadini sanzionati - ha replicato Jacobelli - ho detto che il Comune è pronto a supportarli in caso di ricorso. Ma non voglio creare guerre con nessuno e auguro al sindaco di Mapello una serena Pasqua, di cuore».