«trasparenza solo a parole»

Daste e Spalenga, Polaresco, Lazzaretto: quei bandi che alla Lega "puzzano" un po'

Il Carroccio critica la gestione del Comune di diverse aree della città in vista dell'estate

Daste e Spalenga, Polaresco, Lazzaretto: quei bandi che alla Lega "puzzano" un po'
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Quanti soggetti in più, sapendo di poter godere di uno sconto di circa 45 mila euro sul canone dovuto al Comune, avrebbero fatto richiesta per gestire gli spazi dell’ex centrale di via Daste e Spalenga? Se lo chiedono i consiglieri comunali della Lega, che tornano nuovamente alla carica attaccando Palazzo Frizzoni in merito alle modalità con cui è stata affidata la gestione dello stabile alla Celadina, completamente riqualificato.

Ma non solo. Prendendo le mosse dalle polemiche nate dalla scoperta di questo taglio alle spese, approvato dalla giunta a bando ormai chiuso, il Carroccio pretende chiarimenti dall’amministrazione anche in merito alla gestione degli eventi estivi al Lazzaretto. Gara che è stata vinta dalla società Cimice.

«Per un bando così importante per una categoria, quella degli spettacoli dal vivo, ferma da quasi un anno e mezzo - sottolineano i consiglieri leghisti - il capitolato, con requisiti importanti come una fidejussione di 200 mila euro, è stato comunicato al giovedì alle ore 19 con termine ultimo per la presentazione delle offerte al martedì alle ore 12. In pratica soli due giorni lavorativi per poter ottenere una garanzia bancaria che richiede burocraticamente più tempo. Non è un caso che delle undici società preiscritte alla gara solo sei abbiano presentato l'offerta».

La Lega denuncia perplessità anche in merito ai criteri di valutazione: «ben 90 punti su 100 erano sul progetto, quindi con giudizi discrezionali, mentre solo 10 sull'offerta economica. Rimarchiamo la necessità di chiarimenti, rendendo pubblici i programmi presentati dai sei partecipanti alla gara anche perché la proposta economica di Cimice è la più sconveniente per il Comune, con 1 solo euro di ribasso».

Per la Lega non sarebbe chiara neanche l’assegnazione del Polaresco alla Doc Servizi (cui è stato affidato anche Piazzale Alpini ndr), società arrivata seconda «dopo che con determina dirigenziale era stato aggiudicato il bando di gara alla Progettonegus srl – spiega il gruppo d’opposizione - che a sua volta aveva deciso improvvisamente di disdire anticipatamente il contratto di concessione uso immobile dichiarando anche la disponibilità ad interrompere l'attività, senza che sia occorsa però una risoluzione contrattuale».

«Per avere quella trasparenza di cui la giunta Gori si è sempre vantata – concludono i consiglieri leghisti -, ma solo “a parole” e non certo nei fatti, lunedì in consiglio comunale chiederemo chiarimenti urgenti su questi bandi».

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