tutela dell'ambiente

Dopo l'annuncio dell'hotel i sindaci scrivono a Sacbo: «Non dimentichi le opere di mitigazione»

«Lungi da noi l’idea di ripudiare la presenza dell’aeroporto, anzi semmai ne siamo orgogliosi - scrivono i sindaci - ma siamo consapevoli che i nostri territori vadano tutelati e che la questione ambientale non può e non deve mai passare in secondo piano rispetto all’aspetto imprenditoriale ed economico»

Dopo l'annuncio dell'hotel i sindaci scrivono a Sacbo: «Non dimentichi le opere di mitigazione»
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Vista la crisi che ha colpito il settore aeroportuale tutto ci si sarebbe potuti aspettare tranne l’annuncio di Sacbo dello stanziamento di 20 milioni di euro che verranno utilizzati per la costruzione di un nuovo albergo a quattro stelle da 200 stanze e con una superficie totale di 10 mila metri quadrati. Una struttura che sorgerà entro il 2022 in un terreno di proprietà della società di gestione dell’aeroporto posto al confine con Bergamo, pronta ad accogliere clienti business.

L’annuncio ha spiazzato soprattutto i sindaci dei Comuni che sorgono nelle immediate vicinanze del sedime aeroportuale, Alessandro Colletta (Orio al Serio), Cristian Vezzoli (Seriate), Lucio de Luca (Azzano San Paolo), Manuel Bentoglio (Grassobbio), Roberto Scarpellini (Bagnatica), i quali hanno inviato una lettera a Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, invitandolo a prevedere anche la realizzazione delle tanto attese opere di mitigazione ambientale. «Lungi da noi sindaci l’idea di ripudiare la presenza dell’aeroporto sui nostri territori, anzi semmai ne siamo orgogliosi, siamo consapevoli dell’importanza e dell’indispensabilità di tale struttura per la nostra Provincia – si sottolinea nel documento -, ma siamo assolutamente altrettanto consapevoli che i nostri territori vadano tutelati e che la questione ambientale non può e non deve mai passare in secondo piano rispetto all’aspetto imprenditoriale ed economico». Di seguito il testo integrale della lettera firmata:

Egregio Presidente Sanga,

il 2020 che sta volgendo al termine è senz’altro un anno che definire orribile ed eccezionalmente atipico è senza dubbio un eufemismo; un anno che protrarrà i suoi effetti, negativi purtroppo, per chissà quanto tempo in ambito sociale, culturale, occupazionale e, naturalmente, economico.

Il nostro territorio, particolarmente colpito dall’emergenza Covid, non fa eccezione, con l’aeroporto Caravaggio che nel corso di tutto l’anno ha funzionato a singhiozzo, con periodi di totale chiusura, alternati ad altri di apertura ad operatività particolarmente ridotta.

I Sindaci dei Comuni con territori interessati dall’attività aeroportuale, in questo particolare contesto, con senso di responsabilità, hanno opportunamente messo da parte l’annoso confronto con Sacbo, sospendendo momentaneamente le richieste di intervento per contenere gli impatti ambientali, pur nella consapevolezza che, con l’auspicato ritorno alla “normalità”, tutte le problematiche e le criticità connesse al traffico aereo riesploderanno e dovranno essere affrontate e risolte.

Sacbo, in questo 2020 drammatico, con ammirevole sforzo e lungimiranza imprenditoriale non ha comunque interrotto i propri investimenti infrastrutturali portando avanti le progettualità di rafforzamento ed espansione dell’aerostazione e altre opere correlate.

Per il 2021, apprendiamo da un Suo videomessaggio e da una Sua intervista rilasciata ai media, sono previsti ulteriori 67 milioni di euro di investimenti che consentiranno il completamento dell’ala ovest, l’avvio di interventi in zona cargo, considerevoli manutenzioni e investimenti di alta tecnologia; a tutto ciò si aggiungerà l’investimento di altri 20 milioni per la realizzazione di un albergo che verrà poi gestito da un operatore prestigioso.

Nulla da eccepire circa le linee programmatiche esposte, anche il giornalista che l’ha intervistata cita una nota regola dell’economia: si investe nei momenti di crisi.

Quello che ci permettiamo di farLe notare Presidente, è che la lungimiranza imprenditoriale dovrebbe essere accompagnata anche dalla sensibilità nei confronti dei territori che ospitano l’aeroporto e che rappresentano stackholders che oltre a godere dei benevoli impatti economici del Caravaggio, ne subiscono anche le nefaste conseguenze ambientali.

Lungi da noi Sindaci l’idea di ripudiare la presenza dell’aeroporto sui nostri territori, anzi semmai ne siamo orgogliosi, siamo consapevoli dell’importanza e dell’indispensabilità di tale struttura per la nostra Provincia, ma siamo assolutamente altrettanto consapevoli che i nostri territori vadano tutelati e che la questione ambientale non può e non deve mai passare in secondo piano rispetto all’aspetto imprenditoriale ed economico.

Ed è proprio la situazione emergenziale che stiamo vivendo che ci ricorda ogni santo giorno quanto sia importante combattere e contrastare tutto ciò possa pregiudicare la salute dei cittadini, mai come oggi è attuale quanto scritto da Arthur Schopenhauer: la salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente!

Pertanto Presidente ci permettiamo di invitarLa a considerare tra gli investimenti che vorrà prevedere per il prossimo anno anche, il completamento delle opere di mitigazione che dovevano essere realizzate già parecchi anni fa, in ossequio al Psa vigente, anche se scaduto da ormai 5 anni; opere che i cittadini stanno aspettando da tempo per contrastare gli effetti devastanti che il rumore generato dagli aerei provoca e che impatta sul loro benessere e sulla loro salute.

Presidente, il progetto di realizzare un albergo a servizio dell’aeroporto, è senz’altro un’opera imprenditoriale di rilievo che potrà giovare in futuro al bilancio di Sacbo, ma ci permetta di affermare che, se l’Azienda ha fatto lo sforzo di trovare le risorse per realizzare un’opera così importante economicamente e solo in parte correlata al vostro business core, non può assolutamente non prevedere di mettere a disposizione le risorse (peraltro già individuate ed accantonate) da destinare alla realizzazione delle opere di mitigazione tanto attese.

Sarebbe un ulteriore schiaffo nei confronti di tutti coloro che da anni pazientano e subiscono gli effetti dell’attività aeroportuale oltre che il mancato rispetto di una promessa fatta in più occasioni da Lei e da chi l’ha preceduta nei confronti dei Sindaci in sede di conferenza del Tavolo dei Sindaci Aeroportuali.

Restando disponibili ad un confronto in merito ai contenuti di questa nostra lettera, La salutiamo cordialmente e cogliamo l’occasione per inviarLe sinceri auguri di Buon Natale e, oggi più che mai, un sereno Anno Nuovo.

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