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I cittadini torneranno a votare per la Provincia (presidente e Consiglio): c'è la proposta di legge

Il testo parla di un ritorno al «suffragio universale e diretto». E sancirà così la fine della legge Delrio

I cittadini torneranno a votare per la Provincia (presidente e Consiglio): c'è la proposta di legge
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Una proposta di legge potrebbe modificare (di nuovo) il funzionamento delle Province. Depositato ieri (6 giugno) in commissione Affari Costituzionali al Senato, il testo - su proposta del Governo - si concentra su un punto fondamentale: il ritorno al «suffragio universale e diretto». Significa che a votare presidente della Provincia e consiglieri ci penseranno anche i cittadini e non più soltanto sindaci e amministratori comunali.

Cosa cambierà?

Si voterà a circoscrizioni, i cui confini non corrisponderanno solamente a quelli delle Province ma anche delle Città Metropolitane: questo dettaglio sancirebbe la fine della legge Delrio, nella quale era il sindaco a guidare il capoluogo. Altri dettagli emergono dal testo, tra cui i ballottaggi - previsti soltanto se nessuno dei candidati dovesse superare il quaranta per cento dei voti - e il ritorno della Giunta che affiancherebbe il presidente. A Bergamo il numero massimo di assessori sarà otto.

Per quanto riguarda il Consiglio Provinciale, in Bergamasca (che conta oltre un milione di abitanti) il numero di membri salirà a trenta. Si estende anche la durata del mandato, che passa a cinque anni sia per il presidente che per il Consiglio.

In Provincia di Bergamo la carica dovrebbe terminare a dicembre, tuttavia la proposta di legge contempla la possibilità di introdurre delle disposizioni transitorie, in modo tale che gli organi "in scadenza" possano restare fino alle rinnovate elezioni.

Ma quando prenderà corpo questa misura? L'intenzione del Governo è di applicare le nuove regole già dal 2024, magari proprio in concomitanza delle elezioni Europee e Amministrative che in provincia di Bergamo coinvolgeranno più di 160 Comuni (tra cui il capoluogo). Si tratta comunque di tempistiche non certe, perché sarà effettivamente il percorso burocratico a definire quando la proposta diventerà legge.

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