Consumo di suolo

I sindaci della Lega al fianco di Gafforelli dopo i pesanti attacchi di Fridays for Future

I primi cittadini del Carroccio hanno replicato al pesante comunicato del movimento ambientalista in merito al ruolo del presidente della Provincia sul terzo polo logistico di Calcio

I sindaci della Lega al fianco di Gafforelli dopo i pesanti attacchi di Fridays for Future
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Dopo i duri attacchi e la risposta "per vie legali", i primi cittadini della Lega si sono schierati con il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, sindaco di Calcinate, contro le pesanti accuse mosse dal movimento Fridays for Future Bergamo al numero uno di via Tasso in merito al suo ruolo sulla realizzazione del terzo polo logistico di Calcio.

La solidarietà dei sindaci

«I sindaci della Lega di Bergamo esprimono la loro vicinanza e solidarietà al Presidente della Provincia di Bergamo e sindaco di Calcinate Gianfranco Gafforelli e ai funzionari coinvolti, in riferimento alle vergognose e pesanti insinuazioni ad opera del movimento “Fridays For Future Bergamo” attraverso comunicato e stampa locale - ha scritto Andrea Capelletti, coordinatore dei sindaci della Lega e primo cittadino di Covo -. Il diritto di critica non può e non deve travalicare i confini della correttezza e del rispetto delle persone e delle istituzioni che rappresentano, sfociando, come in questo caso, in insinuazioni di tale gravità».

Il presidente della Provincia, Gianfranco Gafforelli

Fridays for Future Bergamo

La denuncia di Fridays For Future Bergamo, è centrata sul fatto che in aggiunta ai centri già presenti, a Calcio sta per sorgere un nuovo polo logistico su un’area di centomila metri quadrati: si tratterebbe del terzo costruito nel Comune dall’inaugurazione dell’autostrada BreBeMi, il ventiduesimo nell’area sudorientale della provincia. «È inaccettabile assistere in silenzio alle nostre istituzioni, che fanno scempio del territorio che dovrebbero invece tutelare in nome di un profitto che sa vedere solo nel cemento il proprio futuro - sottolinea il movimento ambientalista -. Ma questo non è il nostro futuro. Per questo continueremo a monitorare ciò che accade intorno a noi e a pretendere un cambio di passo da chi ci governa senza che ci sia più spazio per corruzione, concussione, modelli di sviluppo malati, ingordi e pericolosi, che sono solo alcune delle cause alla base della crisi climatica in cui ci troviamo».

Le accuse alla Provincia

La società incaricata del progetto di edificazione è la Domus ing&arch, con sede a Seriate. Ma a finire nel mirino di Fridays For Future Bergamo è soprattutto la Provincia di Bergamo, verso la quale il movimento rivolge accuse molto pesanti. La società seriatese, come previsto dall’iter burocratico, ha sottoposto il progetto all’ente di via Tasso, responsabile della Valutazione di Impatto Ambientale.

«Nei mesi successivi, accade un fatto difficile da ignorare, una interessante coincidenza - attaccano gli ambientalisti -. La stessa Domus regala al comune di Calcinate un pick-up del valore di 10 mila euro. Forse è un caso che il sindaco di Calcinate, il dottor Gianfranco Gafforelli, sia anche il presidente della Provincia. Forse è un caso che la segretaria comunale, la dottoressa Immacolata Gravallese, sia anche la segretaria provinciale e la responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza. Forse è altrettanto casuale il fatto che, dopo il gentile omaggio ricevuto dal comune di Calcinate, la Provincia, tramite il funzionario delegato dal presidente, deliberi che il progetto della Domus ing&arch non necessita di essere oggetto della Valutazione di Impatto Ambientale. O più probabilmente, non è affatto un caso. Molte coincidenze, troppe per illudersi di non essere di fronte ad un esempio da manuale di sintesi perfetta fra corruzione politica e devastazione ambientale».

A queste accuse, la Provincia ha risposto semplicemente dicendo che si rivolgerà a dei legali per tutelarsi dai pesanti attacchi ricevuti.

La protesta

Intanto Fridays For Future Bergamo ha annunciato che il 19 marzo scenderà ancora una volta nelle piazze di tutta Italia, in occasione della Giornata globale di azione per il clima, e ha rilanciato una petizione (QUI) promossa dalla Consulta delle Associazioni di Romano di Lombardia per contrastare il consumo di suolo. «È una pedina chiave in questa battaglia – concludono gli ambientalisti – purtroppo la Bassa Bergamasca è diventata da tempo la scacchiera di questa partita».

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