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La prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Bergamo: nomine, discorsi (lunghi) e applausi

Si è tenuto alle 18 di oggi (27 giugno). Ufficializzata la composizione dopo l'"uscita" degli assessori. Eletta presidente Romina Russo, suo vice Ribolla

La prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Bergamo: nomine, discorsi (lunghi) e applausi
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Alle 18 di oggi (giovedì 27 giugno), a Palazzo Frizzoni, si è tenuta la prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Bergamo. L'avvio è andato a rilento, con gli eletti (vecchi e nuovi) che si sono scambiati numerosi convenevoli. Momento emblematico la stretta di mano tra Marzia Marchesi (Pd), recordwoman di preferenze, e Arrigo Tremaglia, "capo" della truppa di quattro consiglieri eletti da Fratelli d'Italia.

Presente un folto pubblico, con in prima fila anche il marito della neo eletta sindaca Elena Carnevali. Spicca tra i presenti, per eleganza, il numero uno dell'opposizione, l'avvocato Andrea Pezzotta: nonostante il caldo assassino, per lui rigoroso abito blu. Alle 18.10 via all'appello. A proclamare gli eletti è Romina Russo, esponente dem e presidente del Consiglio comunale in pectore, come da attese.

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Da sinistra, Arrigo Tremaglia (FdI), Marzia Marchesi (Pd) e Ida Tentorio (FdI)

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Andrea Pezzotta

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Il nuovo Consiglio comunale

Passaggio successivo, la "formazione" della nuova giunta: gli assessori nominati da Carnevali lasciano dunque i posti dei consiglieri, facendo così spazio ai subentranti. Ecco dunque la composizione finale del Consiglio comunale di Bergamo per i prossimi cinque anni:

Partito democratico (10 consiglieri, maggioranza):

Lista Gori (4 consiglieri, maggioranza):

Lista Carnevali (3 consiglieri, maggioranza):

  • Luigi Airoldi
  • Enrico Facchetti (capogruppo)
  • Giovanni Luca Spitalieri

Futura - Verdi e Sinistra (2 consiglieri, maggioranza):

Bergamo Europa (un consigliere, maggioranza):

  • Paola Rossi (capogruppo)

Lista Pezzotta (5 consiglieri, opposizione):

Fratelli d'Italia (4 consiglieri, opposizione):

Lega (2 consiglieri, opposizione):

Forza Italia (un consigliere, opposizione):

  • Giulia Ceci (capogruppo)

Russo presidente, Ribolla suo vice

Primo, fondamentale atto del nuovo Consiglio è poi stata l'elezione del suo presidente. Anzi, della sua presidente, visto che il segretario cittadino dei dem ha ufficializzato per la maggioranza la candidatura di Russo. È dunque scattato il voto, a scrutinio segreto. Sorteggiati a caso, come scrutatori, Bianchi e Chinotti. Il voto conferma: Romina Russo è la nuova presidente del Consiglio. Standing ovation per lei.

È poi stata la volta dell'elezione del vicepresidente. Ad avanzare la proposta per la minoranza, questa volta, è Minuti, che fa il nome del leghista Ribolla. La votazione conferma.

Il discorso di Russo

Romina Russo (Pd) eletta presidente

La palla è poi tornata a Russo, che ha tenuto il suo primo discorso da presidente del Consiglio: «Ricoprire questo ruolo porta con sé un grande carico di responsabilità che sento di poter assumere con il massimo impegno, serietà e disponibilità all’ascolto, affinché tutti e tutte vi sentiate garantiti dalla mia persona - ha detto -. Farò questo ispirandomi al criterio di imparzialità, al fine di garantire una democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e di minoranza, alla ricerca costante dell’equilibrio che il (nel mio caso LA) presidente del Consiglio ha il dovere di esercitare a garanzia di tutta l’aula».

Russo ha poi aggiunto: «Noi siamo espressione diretta della democrazia e mi auguro che questo Consiglio possa rappresentare la casa della buona politica, per questo consentitemi di richiamare noi tutti e tutte alla responsabilità del ruolo che ricopriamo. A ogni consigliere o consigliera che vorrà prendere la parola, chiedo di avere sempre il massimo rispetto dei colleghi e delle colleghe e del luogo in cui esercitiamo il nostro mandato. Questo sia nel comportamento sia nel linguaggio che, anche nei momenti di tensione che pur ci saranno, non potrà mai essere violento, offensivo e irrispettoso. La politica rappresenta l’espressione più alta di servizio alla comunità, per questo credo che questa Aula debba essere luogo di confronto e impegno collettivo per il bene comune, sempre nel rispetto dei valori costituzionali che devono unirci tutti».

Alberto Ribolla (Lega) durante il suo discorso da vicepresidente del Consiglio

Parola condivise anche da Alberto Ribolla, a cui è andata la parola subito dopo e che ha promesso di portare «il mio apporto costruttivo».

Il discorso di Elena Carnevali

È poi stato il momento del giuramento della sindaca. Che dopo aver giurato di «osservare la Costituzione italiana» è stata salutata da un forte e caloroso applauso di tutti i presenti. Ha poi preso il microfono per il suo primo discorso in Aula.

Il momento del giuramento di Elena Carnevali come sindaca di Bergamo

Dopo aver ri-affermato (come in numerose occasioni nelle ultime due settimane) che «sarà la sindaca di tutti», Carnevali si è detto particolarmente «emozionata e fiera del compito affidatole», anche perché è un onore per lei essere «la prima sindaca donna». Queste ultime parole sono state accolte da uno scrosciante applauso. La sindaca si è poi soffermata sulle responsabilità che comporta «l'aver ottenuto un ampio consenso dei cittadini», cosa che impone «di essere all'altezza del compito e delle nostre radici». Ha poi sottolineato come una delle sue linee guida sarà la volontà di «porre al centro la persona».

Particolarmente toccante il momento in cui Carnevali ha ricordato Roberto Bruni, ex sindaco con cui lei fu assessore e a cui la legava una profonda amicizia. Un grazie è poi andato anche al suo predecessore, il «caro amico» Giorgio Gori, il cui «impegno non verrà meno» e che le ha «lasciato un lascito prezioso».

La sindaca ha poi citato il presidente Sergio Mattarella, parlando di «coraggio e determinazione», di «prendere in mano il destino della civiltà europea».

«Presto il bando per agenti appiedati»

Carnevali è poi passata ad elencare una serie di proposte, idee e azioni che intende attuare nel suo mandato. Ma la prima cosa a cui pensare, ha detto, sono le infrastrutture. In tal senso, «è indispensabile avere un collegamento ferroviario efficiente e adeguato alle necessità». La vera notizia, però, arriva poco dopo, ovvero quando Carnevali annuncia che settimana prossima verrà aperto il bando per reclutare agenti appiedati che avranno il compito di girare nei quartieri, una delle proposte che aveva avanzato in campagna elettorale.

Passa poi alla cultura: nuova Gamec, Carrara, gli altri musei, polo delle arti e del cinema a Palazzo delle Libertà, un festival dei quartieri e della musica. Infine, il sociale, ovvero il settore che più le è congeniale e in cui ha mosso i suoi primi passi politici. Dall'assistenza domiciliare alla necessità di garantire una vita dignitosa a tutti. E ancora: rendere la città attrattiva per i giovani, ideando anche «nuove forme dell'abitare».

Dopo circa quaranta minuti di discorso - sostanzialmente un résumé del programma che aveva presentato in campagna elettorale -, un altro grande applauso si alza convintamente dell'Aula.

Opposizioni, parla Pezzotta

Andrea Pezzotta durante il suo intervento in Aula

Dopo le tante parole di Carnevali, il microfono è passato a Pezzotta, di fatto leader della minoranza. Il quale si è limitato a fare «gli auguri più sinceri alla sindaca per un buon lavoro nell'interesse dei cittadini di Bergamo» e a rimarcare le tre parole cardine dell'opposizione: «Condivisione, stimolo e controllo».

Ha poi aggiunto che «deve finire la stagione dove si votano i provvedimenti solo per colore politico». Come interventi primaria, a suo parere, è necessario «aiutare il commercio in difficoltà», risolvere la questione «palazzetto dello sport. Si parta il primo possibile con il nuovo». E poi Longuelo: «Bisogna realizzare subito le opere necessarie per evitare nuovi allagamenti». Anche l'intervento di Pezzotta si è chiuso con un sentito applauso dei presenti.

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