Proposte a confronto

Manca il guizzo, nei programmi dei candidati Carnevali e Pezzotta niente di nuovo

I due principali rivali si presentano al Mascheroni e i ragazzi dicono: «Hanno idee simili e le soluzioni non sono tanto diverse»

Manca il guizzo, nei programmi dei candidati Carnevali e Pezzotta niente di nuovo
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di Wainer Preda

I ragazzi, fuori dall’auditorium del Mascheroni, parlottano fra loro. Si scambiano dubbi, perplessità, sul confronto pubblico che hanno appena visto, fra i candidati sindaco di Bergamo. Qualcuno palesa certezze dettate dal gusto personale, talvolta dalla militanza. Altri un’idea non se la sono ancora fatta. Probabilmente, a giugno voteranno per la prima volta. E per molti, Andrea Pezzotta o Elena Carnevali non fanno grande differenza. «Ci sembra che grossomodo si equivalgano», dicono. «Hanno idee simili, le soluzioni non ci paiono così diverse».

Ora ci sono anche i programmi. Dopo quello del centrodestra, in settimana anche la candidata del centrosinistra ha reso pubblico il suo. È un documento corposo, di un’ottantina di pagine. Si intitola “Vedrai che Bergamo”. Carnevali, affiancata dalle 6 liste della sua coalizione, lo ha definito «una sintesi armoniosa tra le diverse sensibilità e attenzioni che ognuna ha portato». È il momento di confrontarlo con quello di Pezzotta, trovando analogie e differenze. In attesa del programma di Vittorio Apicella per il Movimento 5 Stelle, che al Mascheroni è parso decisamente “alternativo” ai rivali.

La sicurezza sopra tutto

Per Pezzotta, avvocato penalista, la sicurezza è il primo problema di Bergamo. Lo ha ribadito anche nel confronto al Mascheroni. Ed è stato molto chiaro e deciso. «Prima di tutto controllo del territorio e repressione dei reati. È l’unica maniera per risolvere la questione» ha detto. Anche con i militari, usati come deterrente. Altro non potrebbero fare. Che sia una formula che funzioni è tutto da dimostrare. Ma la proposta ha raccolto consensi.

Anche per Carnevali la sicurezza è una priorità. Il suo approccio però è un mix di controllo e cura delle fragilità e delle devianze. Nel suo programma propone l’aumento degli agenti della polizia locale sulle strade, nuove pattuglie a piedi dalla stazione al centro, unità mobili nei quartieri. E il recupero degli emarginati (cose previste anche da Pezzotta ma declinate in maniera diversa).

Nel programma di Carnevali c’è anche la richiesta al Ministero di aumentare il contingente dell’operazione “strade sicure”, ovvero gli alpini in stazione. Qualora fosse, non sarà semplice fare ingoiare il suo pragmatismo a una coalizione che in tema ha sempre avuto forti dubbi. Una mano potrebbe arrivare da Sergio Gandi, vicesindaco uscente con delega alla sicurezza. Ma, politicamente, tutto dipenderà dal consenso personale che i due raccoglieranno.

Poi c’è la mobilità

Altro tema dirimente. Pezzotta ci va duro: «In città non ci si muove più. La viabilità va cambiata». Il candidato del centrodestra propone un “super manager” che metta mano alla questione. Poi un parcheggio interrato ai piedi delle Mura, con ascensore di risalita in zona “Montagnetta”. E un nuovo grande parcheggio in centro, ancora da individuare.

Carnevali vuole proseguire con le zone 30. Potenziare la ciclabilità. Ma ammette che ci sono punti critici su cui bisogna intervenire. Per questo anche lei propone un “super manager” esterno al Comune che si occupi delle opere pubbliche.

Ora, il consulente esterno, suggerito da entrambi, sortisce l’effetto di sconfessare quanto fatto finora dei tecnici del Comune. In secondo luogo, è un modo - molto politico - di mettere una figura cuscinetto fra l’amministrazione e i cittadini. Vedremo se efficace. Di certo, l’approccio è diverso sui parcheggi. Pezzotta ne vuole uno anche in centro. Carnevali invece ai bordi della città. Ivi compreso quello da mille posti all’ex Reggiani, la cui area però è un grande interrogativo.

Viva i giovani (e gli altri?)

A parte le enunciazioni di massima («I giovani sono il nostro futuro», grazie), Carnevali propone (...)

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