Nuovo Dpcm, incontro Governo e Regioni. Cosa potrebbe cambiare per spostamenti e chiusure
Divieto di asporto dai bar dopo le 18, conferma del limite di accoglienza in casa di di due adulti non conviventi e introduzione di una nuova “zona bianca” per ridare fiducia agli italiani
Introduzione del divieto di asporto dai bar dopo le 18, conferma del limite che consente di accogliere in casa due adulti non conviventi nelle zone e nei limiti in cui gli spostamenti saranno consentiti e introduzione di una “zona bianca” per ridare fiducia agli italiani. Secondo le indiscrezioni riportate sulle maggiori testate nazionali sarebbero questi i cardini sui quali il Governo starebbe costruendo il Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio. Questi indirizzi sono stati illustrati oggi, lunedì 11 gennaio, nel corso della riunione tra l’Esecutivo e i rappresentanti delle Regioni.
Guardando al caso specifico della Lombardia e all’ipotesi di un passaggio della regione in “zona rossa”, il presidente Attilio Fontana ha spiegato che «tenuto conto dell’abbassamento dei parametri introdotti nell’ultimo Decreto legge, che ha portato il limite della zona rossa da 1.5 a 1.25 di Rt, dobbiamo prestare grande attenzione a quello che accadrà questa settimana. È chiaro che se ci fosse un passaggio alla zona rossa si proseguirebbe automaticamente con la didattica a distanza al 100 per cento per le scuole superiori».
La novità (pessima) per i bar. A passare, a margine dell’incontro di ieri tra i capi delegazione e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è la linea dura che, abolendo la possibilità di asporto per i bar dalle 18, colpisce ulteriormente una categoria già piegata da mesi di chiusure. L’obiettivo è scongiurare il rischio che si creino assembramenti serali.
Spostamenti. Paiono ormai scontate le riconferme del coprifuoco dalle 22 alle 5 e del divieto di spostamento tra Regioni diverse, anche quelle gialle, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di salute o per ragioni di prima necessità. Il Governo starebbe poi valutando di mantenere la raccomandazione di non ospitare più di due persone non conviventi a casa; uno spostamento, quest’ultimo, che potrà essere fatto solo una volta al giorno e al momento entro il territorio comunale di residenza. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, però, questo tema è ancora molto dibattuto e a Roma si starebbe pensando di reintrodurre la deroga (tolta nell'ultimo "decreto ponte") che consente di uscire dal proprio Comune per andare a trovare parenti e amici. Nelle zone arancioni dovrebbe anche restare in vigore la possibilità per i residenti di un Comune con meno di cinquemila abitanti di sconfinare entro un raggio di 30 chilometri, senza però poter raggiungere un capoluogo di provincia.
Piscine, palestre, musei e piste da sci. Piscine e palestre molto probabilmente resteranno chiuse ancora per un bel pezzo. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha invece chiesto che i musei possano riaprire almeno nelle zone gialle. Infine, è aperto il dibattito sulla riapertura degli impianti sciistici (teoricamente fissata al 18 gennaio).
Fascia bianca. Confermata infine la classificazione a colori delle regioni, ma dovrebbe essere introdotta una quarta fascia di rischio. Al momento si stanno studiando i parametri in base ai quali una regione potrà essere bianca: quasi certi un livello di rischio molto basso e l’Rt di molto inferiore a 1. In questa fascia, cinema, teatri, sale da concerto, palestre e piscine potrebbero riaprire e gli spostamenti sarebbero liberi.