Cessione del quinto

Come estinguere la cessione del quinto con il TFR?

Come estinguere la cessione del quinto con il TFR?
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La cessione del quinto è un tipo di prestito personale che si basa sulla trattenuta di una rata costante sullo stipendio o sulla pensione del contraente, il cui importo non può superare un quinto della somma mensile ricevuta. Questa tipologia di finanziamento, regolata dal DPR 180 del 1950, può essere richiesta da dipendenti a tempo indeterminato o pensionati senza bisogno di garanzie particolari. In caso di necessità, è possibile procedere con l’estinzione della cessione del quinto anticipatamente, utilizzando il proprio TFR (Trattamento di Fine Rapporto), oltre che con fondi personali ottenuti, in alcuni casi, attraverso un’eredità.

Il calcolo dell’importo residuo

Il primo passo da fare è il calcolo della somma che rimane da saldare per estinguere il finanziamento. Sarà la banca a fornire, su richiesta, il conteggio estintivo a cui andrà aggiunta l’eventuale penale prevista dal contratto di finanziamento che comunque, per legge, non può essere maggiore dell’1% rispetto al capitale dovuto.

Una volta presa visione del debito da saldare, si può procedere ai calcoli con il proprio TFR, ovvero Trattamento di Fine Rapporto, è una sorta di tesoretto che i lavoratori dipendenti solitamente ricevono dall’azienda quando cessa il rapporto di lavoro. Ogni anno si matura l’equivalente di un anno di retribuzione diviso per 13,5, a cui si aggiunge l’indice di rivalutazione.

Per calcolare l’ammontare del TFR, basterà moltiplicare l’importo annuale per gli anni di rapporto con l’azienda e si ottiene il totale del proprio tesoretto. Non è detto però che per riscuoterlo debba essere risolto il contratto di dipendenza perché ci sono casi eccezionali in cui il TFR può essere erogato anticipatamente. Uno di questi è proprio la volontà di estinguere una cessione del quinto.

Ma quando si può estinguere la cessione del quinto con il TFR? La considerazione più importante da fare, una volta conosciuto il debito residuo e l’ammontare del TFR, è quella che riguarda il rapporto fra le due somme: il TFR supera l’importo da estinguere o è inferiore?

Quando il TFR supera il debito residuo tutto è in discesa, salvo raccogliere il consenso di chi ha deciso di non lasciare il TFR in azienda ma di accantonarlo in un fondo pensionistico: in questo caso serve anche l’autorizzazione del fondo. Se invece il TFR non copre la parte di debito ancora da pagare e che si vuole estinguere, non è assolutamente possibile richiederlo in anticipo all’azienda o al fondo.

Come richiedere l’estinzione con il TFR

Una volta verificato che il TFR, ad esempio, sia sufficiente per estinguere la cessione del quinto, bisogna seguire alcune procedure. Innanzitutto bisogna presentare una richiesta formale all’istituto di credito che ha erogato il prestito, specificando l’intenzione di estinguere il debito.

A questo punto la banca fornirà il calcolo estintivo, che includerà anche l’eventuale penale prevista dal contratto di finanziamento. Il debitore dovrà confermare la volontà di estinguere il prestito con il TFR e presentare la documentazione necessaria, ovvero:

  • l’autorizzazione del datore di lavoro, che deve essere informato dell’operazione e confermare la disponibilità del TFR
  • l’autorizzazione dell’assicurazione, che dovrà verificare che il debito residuo sia completamente coperto dall’importo del TFR
  • l’autorizzazione del fondo pensione, se il TFR è stato accantonato in un fondo pensionistico

Una volta ottenute tutte le autorizzazioni, la banca provvederà ad effettuare l’estinzione del debito con il TFR, addebitando sul conto del debitore eventuali penali e commissioni previste dal contratto di finanziamento.

L’estinzione della cessione del quinto con il TFR può essere un’ottima soluzione per chi vuole liberarsi da un debito in modo rapido e senza dover contrarre ulteriori prestiti. Tuttavia, prima di procedere con l’operazione è necessario fare alcune verifiche e ottenere le autorizzazioni necessarie per evitare problemi e spiacevoli sorprese. In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista del settore per avere maggiori informazioni e supporto nella gestione dell’operazione.

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