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Le migliori biblioteche di Bergamo: quali sono?

Le migliori biblioteche di Bergamo: quali sono?
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Oggi, le biblioteche assumono un ruolo fondamentale, andando oltre la mera conservazione di libri per diventare pilastri essenziali nella lotta contro disuguaglianze sociali, disoccupazione e disinformazione. La sfida fondamentale consiste nell'assicurare un accesso inclusivo e democratico all'informazione, adattandosi al contesto digitale contemporaneo.

Migrare verso un futuro digitale è imperativo per sopravvivere in un mondo in costante evoluzione, aprendo il dialogo con le generazioni nate nell'era dell'informazione abbondante ma complessa.

Per questo motivo, quando si visita una città come Bergamo, non sono soltanto i monumenti storici a dover attirare l’attenzione visiva, ma anche tutta la storia che ci sta dietro.

Anche se adesso è possibile informarsi in merito tramite Internet, grazie ai moltissimi travel blog e siti web di viaggio che quotidianamente condividono notizie, consigli e suggerimenti per viaggiare, cosa c’è di meglio che entrare in una biblioteca per sentire il profumo di carta dei testi antichi e recenti.

In questo articolo parleremo proprio di biblioteche, in particolare delle migliori che si possono trovare a Bergamo. Non saranno le biblioteche più belle al mondo, ma sono di certo un patrimonio unico per questa splendida città.

Biblioteca Civica Angelo Mai

La Biblioteca Civica Angelo Mai, inaugurata nel 1768 grazie al lascito del cardinale Alessandro Furietti, è stata arricchita nel corso degli ultimi decenni del Settecento con opere e studi di eruditi dell'epoca. Nel 1843, con un patrimonio di circa 70.000 volumi, ha trovato una sede decorosa presso il Palazzo della Ragione nella piazza Vecchia.

Durante l'Ottocento, la biblioteca ha registrato notevoli acquisizioni, tra cui la biblioteca del Liceo cittadino, le carte dell'esploratore Costantino Beltrami, l'archivio e la biblioteca di Bertrando Spaventa.

Tra i doni ricevuti vi sono quelli del conte Paolo Vimercati Sozzi, che include alcune centinaia di lettere del carteggio di Giovanni Simone Mayr, il fondo musicale di Giovanni Simone Mayr e una raccolta dedicata a Torquato Tasso. La biblioteca ha iniziato a raccogliere la produzione di importanti case editrici bergamasche, come l'Istituto Italiano d'arti grafiche e la Bolis.

Nel corso del XX secolo, la biblioteca ha acquisito due archivi di rilievo: quello storico del Comune di Bergamo nel 1908 e quello della locale Opera pia misericordia maggiore nel 1912. Successivamente, sono stati aggiunti altri importanti archivi privati e istituzionali. Nel 1928, la biblioteca ha effettuato un trasferimento definitivo nel Palazzo Nuovo.

L'intitolazione dell'Istituto al cardinale Angelo Mai nel 1954 è un omaggio a questo erudito, filologo e grande studioso di pergamene antiche, nonché scopritore di antichi testi, che fu prefetto della Biblioteca Vaticana attivo nella prima metà dell'Ottocento.

Grazie al costante aumento del patrimonio, il quale oggi è stimato in circa 700.000 volumi, oltre a materiale archivistico-documentario, quadri, busti, medaglie, monete e cimeli, la biblioteca rappresenta un'istituzione ricca e diversificata. Attualmente, la sua collezione include anche materiale musicale, sia manoscritto che a stampa, composto da decine di migliaia di partiture e spartiti.

Biblioteca umanistica Antico Monastero di S. Agostino

Le bibliografie della biblioteca riflettono la diversità degli insegnamenti e dei programmi di studio, dai dottorati ai master, coprendo le varie aree e i centri di ricerca presenti nei dipartimenti del campus umanistico.

Il patrimonio della Biblioteca umanistica supera i 155.000 volumi, inclusi libri e collezioni di riviste, e l'abbonamento riguarda 470 riviste, con ben 250 disponibili in formato elettronico.

Una vasta selezione delle raccolte fisiche è accessibile direttamente in sala lettura, mentre il rimanente è conservato nei depositi situati presso la sede di S. Agostino. La sala lettura è attrezzata con 91 postazioni dotate di rete dati e alimentazione elettrica, affiancata da un'aula studio con ulteriori 18 posti nello stesso piano.

Nella sede di via Pignolo, la biblioteca della Fondazione Alasca funge da ponte per l'accesso a collezioni e fondi specializzati, notevole patrimonio ceduto all'Università di Bergamo, e costituisce un importante centro di documentazione nazionale per lo studio della cinematografia, offrendo agli studenti la propria sala lettura con 20 posti.

Le raccolte fisiche rappresentano solo una parte dell'ampia gamma di contenuti che la biblioteca offre per sostenere le attività didattiche e di ricerca degli utenti. Negli ultimi anni, l'accesso a contenuti e servizi online ha registrato una crescita significativa, superando in estensione e copertura quanto offerto dalle collezioni fisiche.

Biblioteca comunale centrale Antonio Tiraboschi

La Biblioteca Antonio Tiraboschi, ubicata nel cuore di Bergamo, ha origini nel 1975 come piccola biblioteca del quartiere "San Tomaso".

Inizialmente ospitata in un edificio del primo Novecento, precedentemente utilizzato come mercato ortofrutticolo e progettato da Ernesto Pirovano, ha assunto il nome dell'eminente linguista e storico bergamasco Antonio Tiraboschi nel 1986.

Nel 2004, la biblioteca è stata oggetto di un ambizioso progetto di ampliamento e valorizzazione, con l'architetto ticinese Mario Botta incaricato della progettazione.

Botta ha dato vita a un edificio dalla marcata impronta moderna, fedele ai tratti distintivi del suo stile, tra cui l'impiego di rivestimenti in mattoni e la combinazione di superfici piene con ampie vetrate stilizzate, elementi riscontrabili anche in altre sue opere.

L'inaugurazione ufficiale è avvenuta il 1º giugno 2004, offrendo al pubblico una superficie totale di 2.500 metri quadrati distribuiti su cinque piani, dotati complessivamente di circa 500 posti a sedere.

La biblioteca custodisce un vasto patrimonio di 152.820 libri, di cui 45.000 sono accessibili direttamente sugli scaffali, contribuendo così a promuovere la conoscenza e la cultura nella comunità bergamasca.

Biblioteca comunale di Clusone

La Biblioteca comunale di Clusone, nota come CLUBI, costituisce la biblioteca pubblica di Clusone, situata nella provincia di Bergamo. Essa fa parte della vasta Rete Bibliotecaria Bergamasca, che include oltre 200 biblioteche distribuite su tutto il territorio provinciale.

Nel 2017, il patrimonio complessivo della biblioteca ammontava a circa 40.000 documenti, comprendenti monografie, DVD e audiolibri. Grazie alla connessione con la Rete RBBG, gli utenti possono fruire del catalogo online per prenotare i volumi desiderati.

Dal 1985, la biblioteca offre il servizio di prestito interbibliotecario, consentendo agli utenti di accedere a risorse al di fuori della propria collezione locale.

Dal 2011, insieme alle altre biblioteche della provincia di Bergamo, mette a disposizione gratuitamente la piattaforma multimediale denominata MediaLibrary. Questa risorsa offre accesso a una vasta gamma di quotidiani, periodici, ebook, audiolibri e banche dati online.

La sala ragazzi ospita circa 9.000 documenti, offrendo un ambiente dedicato ai giovani lettori. Dal 2015, l'intero patrimonio bibliotecario, che include libri a stampa, DVD e periodici, è dotato di tag RFID.

Questa tecnologia consente agli utenti di effettuare operazioni di prestito e restituzione in modo autonomo attraverso specifiche postazioni autoprestito. La biblioteca offre copertura Wi-Fi in tutta la sua estensione, accessibile gratuitamente a tutti gli utenti, e dispone di 8 postazioni PC per coloro che necessitano di accesso a risorse digitali.

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