energia elettrica in ufficio

L'importanza di avere un gruppo di continuità in ufficio

L'importanza di avere un gruppo di continuità in ufficio
Pubblicato:
Aggiornato:

Il gruppo di continuità è un dispositivo fondamentale per garantire sempre e comunque l’alimentazione elettrica. Soddisfa dunque un bisogno che si rivela esiziale per le attività produttive e di servizi, uffici in primis, visto l’impiego massiccio di dispositivi elettronici ed elettrici.

Ne parliamo in questa breve ma esaustiva guida. Forniremo una panoramica dei gruppi di continuità e presenteremo le varie tipologie disponibili sul mercato. Infine, offriremo qualche consiglio per scegliere il gruppo di continuità più adatto alle proprie esigenze. 

Cos’è un gruppo di continuità

Il gruppo di continuità, anche noto con l’acronimo di UPS (Uninterruptible Power Supply) è un dispositivo che incamera e stocca energia elettrica, la quale viene rilasciata quando l’alimentazione di rete si interrompe. In buona sostanza, il gruppo di continuità entra in gioco quando viene a mancare l’apporto dell’energia elettrica. Questo fenomeno si verifica per un guasto improvviso piuttosto che per la disattivazione a monte, la quale può essere dovuta a interventi di manutenzione più o meno programmati. 

Per un ufficio, come per qualsiasi altra attività produttiva anche solo  minimamente energivora, è fondamentale dotarsi di un gruppo di continuità. I danni causati dall’impossibilità allorché temporanea di utilizzare l’energia elettrica possono essere ingenti. Nella maggior parte dei casi, infatti, si assiste a una totale interruzione delle attività in loco. Senza considerare i danni che una interruzione improvvisa può causare ai dispositivi collegati, dalla perdita dei dati alla compromissione dei circuiti.

Le tipologie di gruppo di continuità

In commercio vi sono numerose tipologie di gruppo di continuità, le quali si differenziano per i meccanismi di funzionamento, i costi e le garanzie di sicurezza. 

  • Off-line. E’ il gruppo di continuità più semplice in quanto non filtra e non interviene sull’energia elettrica né in fase di ingresso né in fase di rilascio. Di conseguenza, è anche la tipologia meno costosa. 
  • Line-interactive. E’ un gruppo di continuità mediamente raffinato, in quanto filtra l’energia elettrica in entrata ma non in uscita. Per inciso, il filtraggio è necessario per evitare sbalzi di tensione o un sovradimensionamento dell’energia somministrata ai dispositivi.
  • On-line. E’ il gruppo di continuità più avanzato sul piano tecnologico. Il filtraggio avviene sia in uscita che in entrata, dunque spicca per l’eccellente calibratura. E’ la tipologia più costosa. 

Il parametro che discrimina più intensamente un modello dall’altro, però, è la potenza garantita. E’ proprio questo a risultare decisivo in fase di valutazione del prodotto. Ne parliamo nel prossimo paragrafo. 

Come scegliere il gruppo di continuità

Scegliere il gruppo di continuità più adatto alle esigenze del proprio ufficio non è facile come sembra. Vi sono tanti parametri da tenere presenti e alcuni calcoli da eseguire. Ecco qualche consiglio utile. 

  • Fare attenzione alla tipologia. In alcuni casi è sufficiente un normale e ordinario gruppo off-line. In altri casi è necessario optare per tipologie più raffinate, che filtrino l’energia da accumulare e/o rilasciare. Il riferimento è alla presenza di dispositivi complessi e variegati, che presentano un fabbisogno eterogeneo (come si verifica nelle aziende più grandi). 
  • Individuare la potenza più adatta. Come già accennato, è proprio la potenza il fattore discriminante, se lo scopo è effettuare un buon acquisto. Il consiglio è di calcolare i consumi dei dispositivi e individuare un gruppo consono. L’unico problema è dato dal fatto che il consumo dei dispositivi è riportato in Watt, mentre la potenza dei gruppi di continuità è riportata in Voltampere. 1 Watt corrisponde a circa 1,43 Voltampere. Dunque, non rimane che sommare i consumi medi e moltiplicare per 1,43. 
  • Fare attenzione al budget. Ovviamente, occorre anche operare un ragionamento sul rapporto-costi benefici, e prendere in considerazione il budget disponibile. Di base, un off-line dalla potenza discreta costa sui 1200 euro, mentre un linea-interactive supera mediamente i 2000 euro. Gli on-line, infine, possono superare i 7.000 euro. 

Il consiglio più importante, tuttavia, consiste nel focalizzare l’attenzione sulla scelta del rivenditore. Dovreste acquistare i gruppi di continuità direttamente dal produttore o dai punti vendita convenzioni. Solo in questo è possibile fruire di un’assistenza degna di questo nome, di uno staff informato e capace di guidare il cliente verso il miglior acquisto possibile.

Per inciso, il produttore dovrebbe essere specializzato nella realizzazione di gruppi di continuità, piuttosto che genericamente impegnato nel campo dei dispositivi elettrici o per la fornitura elettrica. La sua offerta, inoltre, deve spaziare per tutte le tipologie, in modo da coprire il vasto ventaglio di esigenze dei clienti. 

Seguici sui nostri canali