Da lunedì studenti di nuovo a scuola (superiori al 50%), anche i pullman sono pronti
La Bergamasca pronta a fare scattare il piano che era stato studiato per il 7 gennaio, con più mezzi sulle strade e orari di ingresso e di uscita scaglionati
Contrordine (di nuovo): si torna in aula! Fino alle medie al cento per cento, mentre per le scuole superiori con la didattica a distanza ancora attiva ma al cinquanta per cento. È la conseguenza dell'ennesimo cambio di colore della Lombardia, che da rossa tornerà arancione da domenica 24 gennaio. Di conseguenza, da lunedì 25 gli studenti potranno finalmente incontrarsi nelle rispettive classi.
1.300 corse in più rispetto al 2019
Fortunatamente, Bergamo e la provincia sono pronte. Il piano per il rientro a scuola era già pronto la scorsa settimana, quando è stata appunto la zona rossa a fermare tutto. Un piano su cui i rappresentanti di scuola e trasporto del territorio hanno lavorato durante tutte le vacanze di Natale, cercando di far combaciare le necessità degli studenti con le regole imposte, in particolare quella che prevede la capienza dei mezzi pubblici al cinquanta per cento.
Il piano studiato è calibrato su una presenza in aula del 75 per cento degli studenti, il che dovrebbe dare un buon margine dal momento che, com'è noto, alle superiori la didattica in presenza sarà "solo" a metà. Emilio Grassi, numero uno del trasporto locale in Bergamasca, ha spiegato a L'Eco di Bergamo che ci saranno ben 1.300 corse in più rispetto al 2019, di cui quasi trecento saranno assicurate dall'apporto dei bus privati delle società di noleggio. Un aiuto fondamentale, il loro.
Orari scaglionati per ingressi e uscite
Il trasporto pubblico dovrà garantire la doppia fascia oraria di ingresso alle scuole pattuita (alle 8 e alle 10) e la tripla o addirittura quadrupla fascia di uscita dalle scuole (alle 12, 13, 14 e 15).
Il ritorno in aula è sicuramente una bella notizia. Anche per gli studenti, che in questi ultimi giorni hanno fatto sentire la loro voce con numerose proteste pacifiche e diverse forme di protesta in città e in tutta la provincia (ne abbiamo parlato sul numero di PrimaBergamo in edicola, che trovate anche in edizione digitale QUI).