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Dal 15 dicembre scatterà l'obbligo vaccinale per il personale scolastico: ecco come funziona

Le scuole di Bergamo non temono carenze d'organico, la maggior parte dei professori e del personale Ata è infatti vaccinato

Dal 15 dicembre scatterà l'obbligo vaccinale per il personale scolastico: ecco come funziona
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Dal 15 di questo mese scatterà l'obbligo vaccinale per il personale scolastico, ovvero professori e dipendenti Ata: in pratica, sarà valido per accedere al luogo di lavoro solo il green pass ottenuto tramite vaccino (già dalla prima dose). L'altra categoria interessata dall'obbligo sarà quella delle forze dell'ordine.

Secondo l'Eco di Bergamo, a fine agosto i dipendenti delle scuole vaccinati erano circa il 90 per cento, un numero che è presumibilmente aumentato di qualche punto percentuale nei mesi successivi: di conseguenza a rimanere scoperto sarebbe, su 20.687 lavoratori riportati da Regione Lombardia, circa un migliaio, tra i quali però si trova anche chi è esentato dall'obbligo per motivi medici.

Obbligo vaccinale: come funziona

L'obbligo prevede che insegnanti e personale scolastico in generale debbano aver ricevuto innanzitutto almeno la prima dose, oppure aver effettuato il richiamo con la seconda o ricevuto la terza entro il periodo di validità del green pass, che è di 9 mesi dalla seconda dose.

Nel caso in cui un dipendente non fosse in regola, il dirigente scolastico inviterà l'interessato a produrre entro 5 giorni un documento attestante l'avvenuta vaccinazione, l'attestazione del differimento, la prenotazione da eseguire nei successivi 20 giorni o l'insussistenza dei presupposti per l'obbligo vaccinale.

In questi primi 5 giorni, il lavoratore potrà ancora recarsi a scuola con green pass da tampone, dopodiché, in assenza di documentazione appropriata, scatterà la procedura per mancato adempimento, che prevede la sospensione.

Si rischiano carenze d'organico?

A giudicare da quello che dicono gli addetti ai lavori, no. Infatti la dirigente del Falcone e presidente provinciale dell'Associazione nazionale presidi, Gloria Farisé, la dirigente del Natta, Maria Amodeo e il dirigente del Sarpi, Antonio Signori intervistati da L'Eco di Bergamo hanno spiegato che qualche problema con pochi soggetti ci sarà di sicuro, ma non si temono particolari criticità.

La maggior parte dei dipendenti delle scuole pubbliche e parificate è infatti vaccinato e, a fronte del rischio di qualche cattedra scoperta, le restrizioni sulla misura governativa sono condivise dai responsabili degli istituti.

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