il rifinanziamento

Dote scuola, aggiunti ulteriori 9 milioni di euro. Scandella: «La Regione ci ha ascoltato»

I fondi non bastavano a coprire tutte le domande: circa 45 mila le famiglie ammesse al bando che rischiavano di non ricevere i sussidi

Dote scuola, aggiunti ulteriori 9 milioni di euro. Scandella: «La Regione ci ha ascoltato»
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Dal timore di non ricevere neanche un euro, al sollievo di poter contare sul finanziamento regionale per comprare il materiale scolastico. Erano decine di migliaia le famiglie lombarde che rischiavano di restare escluse dalla misura della cosiddetta “Dote scuola” per la mancanza di fondi disponibili. All’ultimo però Regione Lombardia ha deciso di metterci una toppa rifinanziando il fondo, così da riuscire a erogare i contributi necessari a coprire ogni domanda.

«Non possiamo che essere soddisfatti – esulta il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella -. Con un grosso aiuto da parte del Governo, Regione Lombardia ci ha ascoltati e ha aggiunto oltre 9 milioni di euro di fondi propri. A questo punto ci auguriamo che le 45 mila famiglie che erano state ammesse, ma non finanziate, ricevano tutte un contributo per l’acquisto dei libri di testo e del materiale didattico».

Nella Bergamasca non aveva ricevuto i finanziamenti del bando circa il 43 per cento dei richiedenti, ma in altre province lombarde questo tasso aveva raggiunto punte anche del 50 per cento. «Un numero esorbitante – sottolinea Scadella -, soprattutto se consideriamo che proprio quest’anno, in un momento di tali difficoltà, il bando è stato aperto per un periodo molto più breve rispetto al solito».

L’annuncio del rifinanziamento è arrivato a meno di una settimana dal question time del gruppo Pd in programma nell’aula del consiglio regionale.

«Il problema vero è a monte – conclude il consigliere del Partito Democratico – e consiste nel fatto che questa giunta non ha messo a bilancio maggiori risorse proprie, adeguandosi anche ai fondi aggiuntivi messi in campo in questi mesi dagli ultimi Governi e destinati alle scuole per sostenere con strumenti digitali le famiglie che ne sono sprovviste e quelle meno abbienti».

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