Protesta

I genitori dei laureandi all’Università di Bergamo: «Una mail al posto della proclamazione? Che tristezza»

Le famiglie degli studenti si chiedono: «Era così difficile mettere due guardie fuori dall'ateneo per due giorni a luglio, per evitare episodi spiacevoli?»

I genitori dei laureandi all’Università di Bergamo: «Una mail al posto della proclamazione? Che tristezza»
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Non si placano le polemiche e le proteste per la decisione da parte dell'Università di Bergamo di sospendere le proclamazioni delle lauree triennali, in seguito ad alcuni gravi episodi accaduti di recente durante i festeggiamenti. Ora è la volta di un gruppo di genitori, che hanno messo per iscritto il loro malcontento:

«Siamo molto dispiaciuti per la decisione del rettore di sospendere le proclamazioni di luglio - scrivono -. Dopo aver illuso i ragazzi di trovare una soluzione, ha pensato bene di mandare un avviso che annunciava in via definitiva che i ragazzi avrebbero solamente ricevuto una mail con il voto della triennale».

Una delusione per gli studenti e per i genitori, che hanno «sognato e aspettato questo come il giorno più bello della loro vita. Il taielleur preparato, la cena con gli amici prenotata, niente di tutto questo sarà possibile. Era così difficile mettere due guardie fuori dall'università per due giorni a luglio? Solo quando gioca l'Atalanta possono esserci agenti in tutta la città? Le partite però le giocano lo stesso. Ci ha impressionato la freddezza con cui il rettore ha preso questa decisione. Se fosse stata sua figlia avrebbe fatto lo stesso? O gli torna comodo perché è in ferie?».

I genitori sono affranti perché, nel resto d'Italia, si continua a festeggiare, dicono: «Vogliamo avvisare il rettore che noi nei giorni di luglio in cui si sarebbero dovute fare le proclamazioni saremo fuori dall'università con la nostra corona in testa e vedremo se il rettore verrà a darci una stretta di mano. Sarà comunque un giorno triste. Quel giorno, invece, che avrebbe dovuto essere uno dei più belli della nostra vita».

Commenti
Sergio Nessi

Ai miei tempi non esistevano le feste di laurea con le foglie in testa, e nemmeno i genitori dei laureati.

Gianluca Sanvito

Vergognoso. Fate pagare chi ha fatto i danni....se cosi si può dire....NON PUNIRE GLI INNOCENTI . La laurea è uno dei traguardi della vita di un ragazzo e, invece di festeggiare, li si punisce immeritatamente.

Flavia

Sig. Rettore, si dimetta.

Luisa

Concordo pienamente con tutti i genitori. Spero vivamente che cambino questa decisione vergognosa! Auguro ai nostri ragazzi di poter festeggiare la loro laurea del tutto meritata come fanno in tutte le altre università!

Francesca B.

Anche per me la decisione presa dal Rettore è sconfortante! Io, laureatami 40 anni fa, ancora ricordo quel momento... Un momento che rimane impresso per sempre nella memoria di chi si sta laureando! Ma davvero non si può tornare in presenza? Siamo ritornati al periodo del Covid. Da Bergamo non me lo sarei mai aspettato...

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