«forte preoccupazione»

Tagli al Fondo contro la povertà educativa, la lettera al ministro firmata anche da Bergamo

Le assessore Messina e Marchesi, insieme a 17 colleghi e colleghe e di altri nove Comune, chiedono a Valditara e al Governo di ripensarci

Tagli al Fondo contro la povertà educativa, la lettera al ministro firmata anche da Bergamo
Pubblicato:

Sono 19 gli assessori di dieci Comuni italiani che hanno firmato la lettera inviata oggi (22 gennaio) al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in cui manifestano la loro preoccupazione per la decisione del Governo di non rifinanziare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa.

Tra questi diciannove amministratori locali ci sono anche le rappresentanti del Comune di Bergamo Marcella Messina (delega alle Politiche sociali) e Marzia Marchesi (ai Servizi per l'infanzia, educativi e scolastici).

Cos'è il Fondo in questione

Il Fondo per il contrasto alla povertà educativa è nato nel 2016 ed è sempre stato alimentato dai versamenti delle Fondazioni bancarie. In questi otto anni, ha sostenuto numerosi interventi sperimentali volti a rimuovere gli ostacoli economici, sociali e culturali che impediscono a migliaia di minori di fruire pienamente dei processi educativi.

Le parole di Messina e Marchesi

Marcella Messina

«Insieme ai colleghi di Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino, Firenze, Bari, Perugia e Vicenza, abbiamo inviato al ministro Valditara una lettera per rappresentare la forte preoccupazione per la scelta di non rifinanziare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa, decisione che evidentemente non condividiamo - commenta Messina -. Il Fondo è stato importante in questi anni su due fronti, quello operativo e quello metodologico. Un capitale di esperienze, attività e competenze rischia di disperdersi con questa scelta, a cui speriamo il ministro possa porre rimedio».

Marzia Marchesi

«Se le famiglie, e quindi le giovani generazioni, sono una priorità, allora scelte come quella prevista per il Fondo per il contrasto alla povertà educativa sono davvero poco comprensibili - dice invece Marchesi -. Come abbiamo sottolineato nella lettera, tutta l’Italia, da nord a sud, è attraversata da disuguaglianze sociali ed economiche che incidono profondamente sulla possibilità di bambini e ragazzi di vivere in un contesto familiare sereno, di accedere ai luoghi della cultura, dell’educazione o della pratica sportiva, di crescere e formarsi nel modo migliore. Da amministratori manterremo alta l’attenzione su questo tema, confidando che l’appello possa produrre il necessario ripensamento».

Il testo della lettera e i firmatari

Di seguito, il testo integrale della lettera e l'elenco dei firmatari.

«Egregio signor ministro,

con la presente intendiamo rappresentare una forte preoccupazione per la decisione del Governo di non rifinanziare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa. Il Fondo è stato, fin dalla sua creazione, uno strumento prezioso per il contrasto alle disuguaglianze e alla povertà educativa, una realtà allarmante e spesso sottovalutata, che segna destini di deprivazione e fragilità.

Ad oggi, migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, da nord a sud, sono esclusi da opportunità fondamentali per la loro crescita e il loro apprendimento. I dati Istat mostrano una situazione assai critica per la quale il 70% dei giovani tra i 3 e i 19 anni non ha mai visitato una biblioteca, quasi il 40% non pratica sport e molti non hanno mai avuto accesso a esperienze culturali come il teatro, il cinema o i musei.

In questo quadro il Fondo per il contrasto alla povertà educativa ha consentito negli anni di realizzare centinaia di progetti, di raggiungere 500 mila persone e di permettere la creazione di percorsi di supporto e opportunità per i più vulnerabili. Interventi che hanno interessato tutta Italia, dal mezzogiorno al nord, consentendo un’attivazione delle migliori energie dei territori in connessione con gli enti locali e le scuole. Una sinergia che ha consentito di tessere reti solidali e sedimentare un apprendimento diffuso sul contrasto alla povertà educativa, un patrimonio prezioso per agire in profondità nella rigenerazione dei contesti territoriali. Non programmi calati dall’alto, ma un lavoro bottom up, che ha pazientemente accompagnato i territori nel cambiamento e dischiuso opportunità di emancipazione a bambini e ragazzi.

Chiediamo perciò con forza un ripensamento urgente e il ripristino del Fondo. Non è infatti sostenibile la cancellazione di una misura che ha dato un contributo imprescindibile nel delicato compito di tenuta sociale e di contrasto alle diseguaglianze. Al contrario, proprio l’esperienza maturata in questi anni grazie al Fondo dovrebbe suggerire di trasformare in senso strutturale azioni come quelle sperimentate. Non servono le cattedrali nel deserto, azioni sensazionalistiche o interventi episodici. Occorre al contrario generalizzare, rendere strutturali e coltivare metodo e strategie nate intorno al Fondo per il contrasto alla povertà educativa. E serve rispondere con determinazione e urgenza alle fratture che attraversano i nostri e le nostre giovani, risposte fatte di opportunità culturali ed educative, percorsi di crescita ed emancipazione sociale».

  • Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale
  • Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale
  • Anna Scavuzzo, Vicesindaca e Assessora all'Istruzione del Comune di Milano
  • Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare del Comune di Milano
  • Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano
  • Daniele Ara, Assessore alla Scuola e Adolescenti del Comune di Bologna
  • Matilde Madrid, Assessora al Welfare e Salute del Comune di Bologna
  • Maura Striano, Assessore all'Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli
  • Luca Trapanese, Assessore al Welfare e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli
  • Carlotta Salerno, Assessora all'Istruzione del Comune di Torino
  • Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare del Comune di Torino
  • Benedetta Albanese, Assessora all'Educazione del Comune di Firenze
  • Nicola Paulesu, Assessore al Welfare del Comune di Firenze
  • Vito Lacoppola, Assessore alla Scuola del Comune di Bari
  • Elisabetta Vaccarella, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bari
  • Marzia Marchesi, Assessora all'Educazione e alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo
  • Marcella Messina, Assessora alle Politiche Sociali, Salute e Sport del Comune di Bergamo
  • Costanza Spera, Assessora al Welfare del Comune di Perugia
  • Matteo Tosetto, Assessore al Welfare del Comune di Vicenza
Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali