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Arrivo del Giro d’Italia a Bergamo, una festa di popolo

A trionfare, in centro, è stato l’americano Brandon McNulty che ha preceduto l’irlandese Ben Healy e il veneto Marco Frigo

Arrivo del Giro d’Italia a Bergamo, una festa di popolo
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I più esperti dicono che il Giro d’Italia ormai non è più appassionante, perché i grandi si risparmiamo fino a tre giorni dalla fine, dove si danno davvero battaglia. Ma per Bergamo l’arrivo di ieri, domenica 21 maggio, su viale Roma (nonché i passaggi nelle valli) è stato una festa di popolo.

A trionfare, alla fine, è stato l’americano Brandon McNulty che ha preceduto l’irlandese Ben Healy e il veneto Marco Frigo. Si quindi è risolta con una volata a tre, dopo una lunga fuga iniziata subito dopo il via, la tappa numero 15 partita da Seregno, in provincia di Monza, e terminata dopo 195 chilometri sul rettilineo del centro di Bergamo, dopo aver attraversato la Valcava, la cima di Selvino, il Monte Castello e Roncola Alta.

Numeroso il pubblico, che ha colorato e sostenuto i corridori lungo tutto il percorso e si è affollato sulle transenne disposte all'arrivo, a testimonianza di un amore per il ciclismo che da queste parti è più forte che mai.

Stanco ma felice l’americano McNulty all’arrivo: «Per me – ha detto dopo il traguardo – è davvero una vittoria straordinaria. Non ci credo ancora. Abbiamo fatto a tutto gas l’ultima salita, quando è rientrato Frigo, io e Healy siamo riusciti a chiudere e mi sono lanciato al momento giusto. Dedico il successo alla mia fidanzata e ai nostri amici negli Stati Uniti. Ora siamo concentrati su Almeida per la classifica generale, l’ultima settimana sarà folle».

Oggi, 22 maggio, il Giro riposa. Domani è prevista una classica: il massacrante Monte Bondone, in Trentino. La tappa con la salita che rese celebre Charly Gaul nel 1956 partirà ancora dalla Lombardia, da Sabbio Chiese, in Valle Sabbia, nella provincia di Brescia.

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