Sulle due vette del monte Cereto, perfetto per riscoprire le bellezze dell'autunno
Si tratta della prima montagna della Val Seriana: formato da due cime distinte, domina sugli abitati di Nembro e Albino

di Angelo Corna
Le Orobie ci insegnano che non servono alte montagne per assaporare stupendi panorami. Spesso con pochi sforzi possiamo conquistare vette altrettanto interessanti, che nascondono bellezze e racconti dimenticati.
Il monte Cereto è la prima montagna della Val Seriana: formato da due cime distinte, domina sugli abitati di Nembro e Albino. Sui versanti rivolti a sud si trova un terreno calcareo e arido, con scarsa vegetazione, mentre più a valle vi sono aree destinate a coltivazioni, coperte da distese erbose. Nei pressi del torrente Guarnasco la zona è più umida e fresca, ricoperta da un bosco ceduo con piante ad alto fusto, nel cui sottobosco sono diffusi rovi, ginepri, noccioli, il sambuco, il biancospino e il ligustro. Queste particolarità rendono la vetta del monte Cereto il luogo perfetto per riscoprire le bellezze d’autunno.







La via più veloce per raggiungere questa facile montagna trova partenza dal paese di Albino. Il sentiero, marchiato dal segnavia Cai 515, si imbocca a monte dello storico Convento dei Cappuccini. La prima parte si snoda con regolarità tra i faggi e le betulle soprastanti via Piazzo, regalando i profumi del sottobosco e i tipici colori autunnali. Si risale inizialmente con pendenza costante lungo il fianco della montagna, costeggiando dei vecchi muri a secco; passo dopo passo la pendenza aumenta, fino a portarci al limitare del bosco. Raggiungiamo la vetta dopo circa un’ora di cammino: a metri 936 troviamo una bella croce in metallo e uno splendido panorama che si apre sulla valle e i sottostanti paesi.
Recuperate le energie, possiamo riprendere lungo la larga cresta, che in circa dieci minuti ci porterà alla vicina cima occidentale, alta 943 metri e quindi, di diritto, vera vetta del monte Cereto. Il nostro sentiero piega ora a sinistra, in direzione dei capanni di caccia e dei cascinali sottostanti, continuando sempre in ripida discesa fino a raggiungere dei gradini ricavati nella dorsale erbosa della montagna…