doppio appuntamento

Ezio Mauro e don Luigi Ciotti a Moltefedi, tra attualità e memoria, guerra e pace

Il giornalista, in Piazza della Libertà con "Europa e Russia, un filo rosso interrotto?"; il prete al Patronato con "Memoria di Don Tonino Bello"

Ezio Mauro e don Luigi Ciotti a Moltefedi, tra attualità e memoria, guerra e pace
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Ezio Mauro e don Luigi Ciotti sono i due grandi nomi che spiccano nel programma di questa settimana del festival MolteFedi. Il giornalista sarà all'Auditorium di Piazza della Libertà alle 18 di domani, giovedì 7 settembre, con Europa e Russia, un filo rosso interrotto?. Il giorno dopo, venerdì 8 settembre alle 20.45, alla chiesa del Patronato San Vincenzo don Ciotti parlerà di don Tonino Bello, dalla cui morte sono passati trent'anni.

Più di 500 giorni dall'inizio della guerra

La prima sera prende spunto quindi dall'attualità: «Abbiamo ormai superato i cinquecento giorni dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina – ricorda Daniele Rocchetti, direttore della rassegna –. Cinquecento giorni in cui lo stupore ha lasciato il posto all’abitudine: abitudine alle notizie di bombardamenti e morte, al lessico di guerra, all’ineluttabilità dello scontro. Per questo abbiamo fortemente voluto Ezio Mauro a Molte Fedi, per guidarci nella comprensione profonda delle radici storiche, ideologiche e culturali del conflitto, del ruolo dell’Unione Europea e delle organizzazioni internazionali e soprattutto di come sono cambiati, e cambieranno, i rapporti tra Europa e Federazione Russa».

Il messaggio di pace 

A far scattare l'idea dell'incontro di venerdì è invece il ricordo con Memoria di Don Tonino Bello, «il prete - per usare le parole di Rocchetti -della chiesa del grembiule, che fin dagli esordi ha rinunciato a tutti quelli che lui riteneva segni di potere in favore degli ultimi, è ancora oggi un forte esempio per tutti noi, specialmente per il forte messaggio di pace che, con la sua opera, Don Tonino ha sempre ribadito e diffuso con forza - per usare. Un messaggio che, in giorni incerti come i nostri, assume un’importanza ancora maggiore. Sarà un piacere per noi ricordarlo, tutti insieme».

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