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Il film da vedere nel weekend "Youth" di Sorrentino: perfetto

Il film da vedere nel weekend "Youth" di Sorrentino: perfetto
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Regia: Paolo Sorrentino.
Con: Michael CaineHarvey KeitelRachel WeiszPaul DanoJane Fonda, Neve Gachev, Ed Stoppard, Alex MacQueen, Tom Lipinski, Madalina Diana Ghenea, Emilia Jones, Chloe Pirrie.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Sono giorni frizzanti per il cinema mondiale. Il Festival di Cannes è quasi giunto al termine e, mentre le giurie di qualità lavorano per decretare i vincitori nelle varie categorie, i cinema offrono alcuni titoli fra quelli in concorso. In Italia era già arrivato Moretti e Garrone lo ha raggiunto da poco. Da pochissimi giorni è in sala anche l’ultima fatica di Paolo Sorrentino, uno dei più interessanti registi italiani, che l’anno scorso è riuscito a farci battere il cuore con La grande bellezza, aggiudicandosi l’Oscar e riportando la grande arte del cinema nel Belpaese. E, mentre già i primi detrattori dello stile del regista si preparano a lanciare le loro critiche, è ormai certo che Youth. La giovinezza è un film che saprà far parlare di sé molto a lungo.

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Paradossalmente, l’attenzione si concentra su due ottantenni (Fred e Mick), impegnati a trascorrere un rilassante periodo di villeggiatura in un lussuoso hotel sulle Alpi (ambientazione in parte già cara a Sorrentino nel suo precedente Le conseguenze dell’amore). I due hanno fatto la loro storia e raggiunto nel proprio campo un deciso successo: direttore d’orchestra disincantato l’uno, regista alle prese con il suo ultimo film l’altro. Per entrambi il tempo sta passando, inesorabile. Come sempre, la vicenda dei film di Sorrentino è semplice, ridotta all’osso, praticamente una situazione.

Era ovvio che dopo la prova straordinaria ma controversa de La grande bellezza il regista italiano fosse fra i più attesi in questa edizione del Festival di Cannes. Sì, perché se c’è una cosa che Sorrentino sa fare bene è spaccare in due il pubblico e la critica, fra chi lo elogia per il suo stile raffinato e chi, trovandolo invece eccessivamente complesso, lo mette in croce per il suo fare film privi di contenuto. Il pericolo più grande, forse, era però che Sorrentino commettesse il grave errore di ripetersi, di creare un film-copia del suo ultimo lavoro, rischiando così di cancellare per sempre il proprio estro di creativo dietro all’ombra dell’incapacità di rinnovarsi.

 

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Quasi inaspettatamente (perché le premesse per l’errore sembravano esserci proprio tutte), Sorrentino riesce a confezionare un film prezioso, in cui il contenuto e la forma tornano finalmente ad andare d’accordo. Se in La grande bellezza ci si era spinti forse troppo oltre, qui si ritrovano le giuste misure, le vie di mezzo necessarie perché il film funzionasse a dovere. Abbandonato l’ossequio evidente ai grandi maestri del passato, Sorrentino sembra essersi instradato sulla direttrice che porta all’approfondimento del proprio stile, riuscendo a far risaltare al massimo il cast stellare ingaggiato (su tutti, Michael CaineHarvey KeitelRachel WeiszPaul DanoJane Fonda).

Ogni personaggio, tratteggiato quel poco che basta da lasciare allo spettatore ampio spazio di manovra per speculazioni e interpretazioni, concorre a creare il tono complessivo del film, che si presenta misurato in tutta la sua durata, senza abbandonarsi ad inutili esagerazioni. Certo non siamo di fronte ad un film di puro intrattenimento ed è possibile che venga tacciato di eccessiva concettosità, ma ogni tanto fa bene accendere il cervello anche davanti a un film, soprattutto se così ben realizzato.

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