Due mesi di eventi al Lazzaretto: si comincia sabato 4 luglio
Inaugurazione del cartellone con lo spettacolo di Omar Pedrini e Alessio Boni «’66-’67». Ammessi 250 spettatori al massimo
L’avevano chiesto in un’apposita proposta-manifesto gli artisti teatrali bergamaschi, il Lazzaretto. Un luogo iconico e simbolico, nel post pandemia, ma anche logisticamente perfetto per allestire un palco capace di ospitare il pubblico con i necessari distanziamenti. È la risposta della Giunta Gori è stata positiva, tant’è che trapelano i primi titoli (e le date) degli spettacoli in cartellone per quest’estate atipica.
L’apertura il 4 luglio. Partenza di sabato, com’è giusto che sia. In scena lo spettacolo di Omar Pedrini e Alessio Boni «’66-’67». I due hanno annunciato la data dialogando sul profilo Facebook della Fondazione Teatro Donizetti con l’assessore Ghisalberti e Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della stagione di Prosa e Altri percorsi. «’66-’67» nasce dai desideri, da bambini, dei due (il primo bergamasco, il secondo bresciano): Boni sognava di diventare una rock star, Pedrini di essere “da grande” un attore. Il percorso messo ottimamente in scena attraversa parole, dichiarazioni e periodi storici, brani recitati e suonati, passando da Bob Dylan agli Oasis, dai Pink Floyd ai Rem, da Bob Marley a David Bowie.
Ingressi contingentati. L’idea è proporre un paio di spettacoli a settimana. Le rassegne e i festival cittadini avranno la possibilità di recuperare almeno una rappresentazione tra quelle annullate. I biglietti andranno prenotati: la capienza massima ammessa sarà di 250 spettatori. Sul palco danzatori, musicisti (jazz, soprattutto) e tanti attori. Una ventina le rappresentazioni serali in cartellone, mentre al pomeriggio toccherà al teatro per ragazzi. Il 26 agosto il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo porterà al Lazzaretto il pianista Andrea Bacchetti (brani di Bach e Schubert). Per il jazz darà sicuramente il suo contributo Claudio Angeleri, accompagnato dal suo gruppo. Poi la lirica. Niente pop, né eventi di ampio richiamo, perché così dev’essere. Resta poi l’idea degli eventi itineranti nelle piazze e nei cortili, a misura di finestre e balconi, ma non ci sono ancora novità in tal senso.