Noveau cirque

In Città Alta è arrivato il tendone del Circo Zoé (senza animali)

La compagnia, che si esibisce in tutto il mondo, sarà in scena nello chapiteau installato alla Fara dal 28 settembre all’8 ottobre

In Città Alta è arrivato il tendone del Circo Zoé (senza animali)
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Di Fabio Cuminetti

Nell’immaginario collettivo di più di una generazione il circo, con il suo tendone che arriva in città, rappresenta qualcosa di gioioso e fantastico, popolato da personaggi fuori dall’ordinario, una piccola isola colma di meraviglie, un pezzetto d’infanzia. Ecco perché vedere uno chapiteau montato in posizione decisamente prestigiosa, alla Fara, ha suscitato la curiosità di molti.

Sotto quel tendone, dal 28 settembre all’8 ottobre, si esibisce il Circo Zoé, compagnia riconosciuta in Italia e all'estero, portata a Bergamo da Teatro Tascabile nell’ambito delle manifestazioni per la Capitale della Cultura. Circo contemporaneo e non tradizionale: niente animali ma acrobati, musicisti, filosofi. E soprattutto sognatori, creatori, visionari e temerari.

Si tratta di un circo di regia, con spettacoli drammaturgicamente complessi e completi, tessuti con le vecchie e le nuove tecniche circensi. Un circo di ricerca. La compagnia è composta da un gruppo di giovani artisti provenienti da differenti paesi europei, tra cui i due bergamaschi Simone Benedetti e Diego Zanoli.

La nuova creazione che Circo Zoé presenta alla Fara si intitola “Deserance”, titolo contiene in sé “desiderio”, “erranza” e “resistenza”. «Nello spettacolo – dicono dalla compagnia - una voce lirica incontra sul filo il suono elettronico di una chitarra, il ritmo di una batteria e la magia dei corpi che volteggiano. “Deserance” è prima di tutto un’implosione. Un’esplosione che rimane all’interno del gruppo e delle emozioni, che riporta all’essenza delle scelte di vita, lasciando emergere le fragilità e le paure, le parti più intime e più difficili da definire. Delicatamente, nervosamente, goffamente affiorano stati d’animo sospesi tra la perdita e il ritrovamento, tra l’individuo e il collettivo, tra l’euforia e la pazzia, tra la paura e l’audacia; quella linea indefinita tra il tutto e il niente che separa il momento, dove la risata diventa pianto ininterrotto, e viceversa».

Repliche il 28, 29, 30 settembre, poi l’1, il 5, 6, 7, 8 ottobre. Lo spettacolo comincia alle 21 e dura 80 minuti. Biglietto intero 15 euro, ridotto 10 (under 25, over 65). Biglietti online su www.claps.lombardia.it/evento/deserance.

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Commenti
Utente

Al peggio non c’è mai fine. Al di là della collocazione che personalmente reputo del tutto inadeguata, mi chiedo perché tutto si debba concentrare in Città Alta. Perché non recuperare qualche spazio di altri quartieri cittadini?

Marco

Con tutto il rispetto (l’ammirazione, e magari anche un po' di invidia) per chi fa circo, non c’è più niente da inventarsi per trasformare Città Alta in una Gardaland? Non bastavano i Maestri del Paesaggio, il triste Estivo in Sant’Agostino, il dilagare dei fast food, la chiusura delle botteghe? Il prato della Fara, così come è e come è sempre stato, ha una sua poesia; il tendone di un circo (per particolare che sia) non c’entra nulla. Ma già, basta pensare alla birreria outdoor di Piazzale Alpini (pardon, NXT Station. Fa più figo), e alla distruzione del Creberg Teatro per non doversi più stupire di nulla.

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