Gli Alpini a Bergamo compiono cento anni: adunata il 12 settembre
Un secolo di impegno e valori, in pace e in guerra, sempre presenti quando c'è bisogno
Il 18 settembre sarà una data importante per gli Alpini della nostra provincia: quel giorno infatti la Sezione di Bergamo dell'Ana compirà esattamente cento anni. Un traguardo importante, che sarà celebrato con una cerimonia solenne il 12 settembre a piazzale Alpini qui in città, alle ore 9. L'11 settembre invece, alle 16, i vari gruppi della Sezione e i rappresentanti delle istituzioni renderanno omaggio al monumento ai Caduti in ogni Comune italiano, occasione in cui verrà anche letta pubblicamente una lettera del presidente dell'Associazione, Giorgio Sonzogni.
Un secolo fatto di impegno, in pace così come in guerra, sempre presenti quando c'è bisogno. Un percorso iniziato nel 1921 e ricordato oggi, mercoledì 8 settembre, dallo storico e alpino Marco Cimmino su BergamoNews.
La Sezione di Bergamo fu fondata due anni dopo la nascita dell'Ana a Milano, nel luglio 1919, il primo presidente locale fu Ubaldo Riva. Fu la risposta dei reduci a quel bisogno di riunirsi e ottenere un riconoscimento del loro sacrificio, dopo gli eventi terribili della Prima guerra mondiale. Un'esperienza fondata anche sull'esempio dei fratelli Calvi, ricordati dallo stesso Cimmino come rappresentanti di uno spirito che sta alla base dell'Associazione.
È stato poi ricordato il contributo degli Alpini nei tempi di pace, come in questo periodo di emergenza in cui hanno prestato ancora una volta il loro aiuto nelle attività di volontariato, protezione civile e nel servizio all'ospedale in Fiera e nei centri vaccinali.
«Lo facciamo con il motto coniato da Nardo Caprioli, forse il più noto e amato Presidente della nostra Sezione: “Onorare i morti aiutando i vivi”. Ecco, questo, oggi, siamo noialtri bipedi pennuti: gente affratellata dalla naja e da quella penna nera che portiamo sul cappello – ha scritto Cimmino -. Gente che cerca di combattere una guerra pacifica e utile in nome della solidarietà, della comunità, dell’aiuto a chi sta peggio di noi. Per questo, l’Ana è così attiva e presente in attività di volontariato, protezione civile, mobilitazione sociale, al fianco di tante pubbliche amministrazioni».