Il futuro del museo delle pietre coti di Pradalunga, un progetto da 1,5 milioni
L’amministrazione comunale seriana presenta il piano per ampliare e trasformare lo spazio in un centro culturale polivalente

di Matteo Beltrami
Pradalunga si appresta a essere riconosciuto sempre di più come il paese delle pietre coti. Nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale ha presentato in assemblea pubblica il progetto per dare nuova vita al Museo a esse dedicato. Lo spazio si allargherà e diventerà un centro culturale a tutti gli effetti, in grado di raccogliere e raccontare la storia e le peculiarità del paese.
Le pietre coti, utilizzate fin da tempi antichissimi per affilare lame e attrezzi agricoli, sono da sempre il simbolo di Pradalunga e nel corso del tempo, proprio in centro al paese, è stato realizzato un museo per descriverne la tradizione. Lo spazio museale, inizialmente privato, è stato acquistato dal Comune nel dicembre del 2023 per la cifra di 300 mila euro e riaperto al pubblico nei mesi scorsi, con l’obiettivo di una riqualificazione a lungo termine.
Il nuovo piano di fattibilità, realizzato da Officina Idea per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro, prevede un intervento suddiviso in quattro lotti. La parte museale manterrà la sua principale funzione di spazio espositivo e per questo si prevede un restauro di tipo conservativo.
Diversa sarà invece la destinazione d’uso dell’area che ospitava il laboratorio, i cui locali sono attualmente in disuso. Qui verrà realizzato un centro di cultura polivalente in grado di ospitare mostre, convegni ed eventi, ma anche la sede di associazioni come i Castanicoltori del Misma, a cui l’amministrazione comunale ha già messo a disposizione alcuni di questi spazi per le proprie attività.
«La nostra idea - ha spiegato la sindaca Natalina Valoti – è unire da un lato la valorizzazione del patrimonio storico del paese attraverso le pietre coti e dall’altro la valorizzazione dell’aspetto territoriale e paesaggistico attraverso le castagne. Abbiamo pensato quindi a uno spazio polivalente, proprio per dare la possibilità ai Castanicoltori di portare avanti le loro diverse collaborazioni con università e centri studi sulle castagne, ma adatto anche a ospitare iniziative di altre associazioni o dell’amministrazione comunale».
Nel progetto c’è spazio anche per un’area (...)