Scoprire la storia e l'anima di Bergamo aprendo sette porte di Città Alta
Dal portone di Palazzo Terzi, a quello della casa dell’Arciprete, a San Lorenzo... Il viaggio di Nadia Mangili, Camilla Marinoni ed Eleonora Monico alla scoperta delle bellezze della città
di Giuseppe Frangi
Nadia, Camilla ed Eleonora sono tre amiche che hanno in comune un amore: quello per Bergamo. Nadia Mangili fa la guida turistica in città, Camilla Marinoni è un’artista (ha esposto anche alla mostra Ti Bergamo alla Gamec), Eleonora Monico è insegnante e traduttrice d'inglese. Per esprimere il loro attaccamento alla città hanno voluto immaginare una guida alternativa, fuori dai canoni delle solite guide, perché lascia trasparire “spudoratamente” tutta la loro passione. Hanno scelto un soggetto molto particolare: le porte. «Porte che come sipari nascondono mondi curiosi, interessanti, avvincenti: sette porte di palazzi, case, chiese, castelli», racconta Camilla Marinoni. «Attraverso le porte ricostruiamo, seguendo un filo immaginario, la storia della nostra città, la nostra identità».
Già, ma quali porte? Ne sono state scelte sette che per caratteristiche e particolarità aiutano a spaziare nella storia, offrendo spunti architettonici curiosi e percorsi inusuali per muoversi in direzioni nuove alla scoperta di Bergamo. Ecco le porte scelte: il portone del Museo Donizettiano, la porticina della Rocca, la porta della Casa dell'Arciprete, la porta della morte, il Portale dei leoni bianchi della Basilica di S. Maria Maggiore, il portone di Palazzo Terzi e infine la Porta di S. Lorenzo, lungo le Mura.
«Siamo da sempre legate affettuosamente alla nostra città, alla sua bellezza e alla sua storia, ma da quest’anno, questo 2020 che ricorderemo per sempre, se possibile lo siamo ancora di più», hanno scritto nella prefazione del libro. «Bergamo ormai è nota in tutto il mondo. Si è presa il suo spazio, seppur triste e amaro: ma è proprio per questo che pensiamo sia giunto il momento di spalancare le sue porte, di mostrare la sua anima più profonda, le sue stradine strette, i suoi affascinanti portoni, le sue piazze nascoste, il suo cuore più grande».
Non è solo un viaggio tra vie silenziose che svelano porte incantevoli. «È anche un viaggio fra storie che hanno come protagonisti i cuori grandi dei bergamaschi, così come i racconti di storiche famiglie, le opere di scultori, architetti ed artisti, fino a curiosi autoritratti scolpiti in splendidi architravi!», spiega Nadia Mangili. È un viaggio che si snoda per le strade di Bergamo, passando da grandiose porte nobiliari a porte, all’apparenza, più modeste. Si racconta tutta la storia e la leggenda della porta di Santa Maria Maggiore con si suoi “guardiani”. Fa scoprire l’accesso originario e oggi appartato della Rocca. La porta quindi simbolicamente diventa come una soglia oltre la quale si va davvero alla scoperta del fascino segreto della città.
«In viaggio a Bergamo. La città delle porte» è anche un’operazione originale dal punto di vista editoriale. Infatti è stato autoprodotto dalle tre amiche, che hanno già cominciato a venderlo sui loro siti, in attesa di distribuirlo nelle librerie ai primi di dicembre. Ognuna delle tre amiche ha svolto un suo compito: Nadia Mangili ha narrato la storia, l'arte e l'architettura che caratterizzano le porte scelte per il percorso di visita. Camilla Marinoni ha raccontato questi luoghi attraverso i suoi disegni ad acquarello, che fanno scoprire dettagli che altrimenti sfuggirebbero. Eleonora Monico ha tradotto i racconti in inglese, nella convinzione che, passata la bufera del coronavirus, Bergamo sarà ancor più internazionale di quanto non lo fosse prima.