Una giornata insieme a quelli che cercano l'oro nei fiumi Serio e Brembo
I due corsi d’acqua sono giacimenti secondari, che trasportano pagliuzze o pepitine provenienti dalle Orobie. I segreti degli esperti di questa passione

di Marta Belotti
Non era il set di un film sulla febbre dell’oro in America e il fiume non era il famoso Klondike. Eppure, era una scena d’altri tempi quella che si è svelata agli occhi di chi domenica 23 febbraio si è fatto una passeggiata lungo le sponde del fiume Serio al parco Ramello di Ponte Nossa.
Qui, una trentina di persone con stivali, pale e setacci erano intente in un’attività insolita quanto tradizionale: la ricerca dell’oro.
L’associazione nazionale “Oro in natura” ha scelto proprio il corso d’acqua bergamasco per la quinta giornata del campionato della stagione.
Nel Serio c’è l’oro!
Nino Abis, sardo di origine ma da tempo residente ad Albino, è il punto di riferimento dell’associazione nazionale sul territorio di Bergamo: «Il Serio è un fiume aurifero, questo significa che sulle sue sponde si può trovare l’oro. Pala, bateia (il piatto del cercatore d’oro, ndr) e setaccio: non serve altro e si è pronti. O quasi, perché serve anche molta tecnica e tempo per imparare i movimenti giusti. Quando mi sono avvicinato all’associazione non sapevo nulla, ma tra i soci ci sono dei grandi professionisti che sanno spiegarti tutto al meglio. Si tratta di una vera e propria arte».

L'associazione "Oro in natura" al parco del Ramello

Giorgio Bogni, responsabile scientifico dell’associazione "Oro in natura"


La notizia che anche in Bergamasca ci siano fiumi auriferi può stupire qualcuno, ma lasciare meno colpiti altri, che conoscono già antiche tradizioni di questo tipo anche sul nostro territorio. Bisogna però stare attenti a non farsi prendere dalla “febbre dell’oro”, perché (...)
Arriva dalla Valle del Goglio dove vi sono rocce quarzifere.
con oro Italia torna ricca ma prima esiliare ecomostri estremisti del NO A TUTTO che credono nella truffa clima change
Se ne trovano a palate di pepite in riva al serio....si....de melgot ......ahahahah
Da tenere presente che in inverno nel periodo della deposizione delle uova delle trote sarebbe un'attività da evitare per non arrecare danno alle uova fecondate deposte miste alla ghiaia nei nidi di frega in acqua bassa.
In bergamasco si dice:ogne mac i so ac