«Adesso conta soltanto vincere I nostri tifosi sono un esempio»

SECONDO TEMPO
Brutta sconfitta per l'Atalanta dopo una partita generosa, combattuta dal primo all'ultimo minuto. La crisi di gol che dura ormai dalla partita contro il Frosinone si è manifestata anche contro la Sampdoria. Il gol della vittoria dei blucerchiati è arrivato a venti minuti dalla fine con un'incornata di Tonelli, lasciato colpevolmente libero in mezzo all'area, proprio nel momento di maggior spinta della Dea. Mentre si attendeva che da un momento all'altro i nerazzurri sbloccassero il risultato è arrivata la doccia fredda e a nulla è servito l'assedio finale. L'Atalanta nei novanta minuti più recupero ha costruito numerose occasioni per andare in rete, ma è mancato il colpo decisivo. Un problema che ormai è diventato un'ossessione per la squadra di Gasperini.
PRIMO TEMPO
Primo tempo molto intenso fra Atalanta e Sampdoria che però non trovano la via del gol. La Dea conduce il gioco e ai nerazzurri non sono mancate alcune preziose occasioni per sbloccare il risultato. La più clamorosa è scaturita da un bellissimo colpo di testa di Zapata con la palla finita sul palo. Poco dopo Hateboer davanti alla porta non è riuscito a deviare in rete, disturbato da Pasalic. Sull'altro fronte, uno straordinario riflesso di Gollini ha respinto in angolo un perfetto colpo di testa di Andersen. Al 40' palo esterno del Papu dopo un'azione ben orchestrata. La Samp si è difesa con ordine e intensità, cercando di sfruttare le ripartenze.
FORMAZIONI UFFICIALI
L'Atalanta ospita la Sampdoria per l'ottava giornata di Serie A. La squadra di Gasperini cerca una vittoria che manca da troppo tempo - ha solo sei punti in classifica dopo sette giornate - dopo l'ingiusta sconfitta di domenica scorsa contro la Fiorentina. I blucerchiati hanno la miglior difesa del campionato e vogliono continuare la loro marcia positiva in campionato (ha 11 punti). Queste le formazioni:
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Pasalic; Zapata, Gomez.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Murru; Linetty, Ekdal, Praet; Caprari; Defrel, Quagliarella.
PREPARTITA
Vincere per allontanare negatività e brutti pensieri. Sia nel gruppo che tra la gente, con la voglia di migliorare la classifica e la consapevolezza che per iniziare un filotto di vittorie che cambi il volto della graduatoria è necessario essere più precisi e trovare il gol. Il tecnico della Dea, Gian Piero Gasperini, ha parlato a Zingonia alla vigilia della sfida con la Samp, ecco le sue parole.
Mister, è stata una settimana particolare...
«Ripartiamo dalla gara giocata a Firenze e dalla ripresa con il Milan. La squadra deve giocare, e anche se non sarà semplice, adesso abbiamo bisogno di uscire da questa serie negativa di risultati. Domani dobbiamo dare una risposta a noi stessi e ai nostri tifosi, abbiamo bisogno di vincere e di conquistare i tre punti: in questi momenti serve un po’ più di rabbia agonistica, la classifica è corta e con qualche risultato di fila tutto cambia. Però dobbiamo iniziare a farli, contro la Sampdoria c’è già un’occasione per riuscirci».
Contro la Fiorentina si è vista l’Atalanta migliore?
«Loro in casa avevano sempre fatto molto bene, giocando un calcio di ottimo livello. Noi siamo andati al Franchi e abbiamo offerto una prestazione ottima. Tutti i confronti con avversarie del nostro livello come Torino, Milan e anche Fiorentina ci hanno detto che le prestazioni sono state importanti. In questo momento non possiamo porci degli obiettivi, cerchiamo solo di andare in campo per ripetere prestazioni da Atalanta: il campionato è ancora lungo, prendiamo forza da queste partite cercando però di fare gol. Certamente non capita di avere venti occasioni come con il Copenaghen, in Serie A è più dura e dobbiamo migliorare».
Recuperato Masiello, le altre scelte sono confermate?
«In questo momento le scelte sono più o meno quelle che avete visto, ci sono alcuni elementi intercambiabili, ma il grosso della squadra è definito. Pasalic basso e Freuler alto? Sono due soluzioni, non so se giocheremo ancora così perché dipende anche dall’avversario. Ci sono anche Rigoni e Ilicic, quando rientrerà in condizione. Quel ruolo non ha ancora un giocatore ben definit».
Zapata ha detto che lui e il gruppo sono sereni.
«L’aspetto positivo è dettato dalle ultime prestazioni e la fiducia arriva da lì. Un po’ di ansia e un po’ di peperoncino in più servono poi per chiudere al meglio le gare sotto il profilo del risultato e quindi è bene trovarli velocemente per essere più incisivi e trovare la via del gol e del successo. Per segnare serve qualcosa in più in fase di rifinitura, nella giocata tecnica alla fine di ogni manovra. E non parlo solo di chi gioca in attacco. Dobbiamo essere più precisi al tiro».
Serve solo un bel risultato per svoltare?
«In questo momento dipende solo da noi dare una girata alla situazione che si è creata, lo dovremo fare rapidamente e sono convinto che anche il pubblico possa essere fondamentale. È stata una settimana pesante ma bisogna reagire sul campo e la gente saprà darci una grande mano. Qui a Bergamo viviamo una situazione invidiabile: se le cose vanno bene l’esaltazione è massima, se invece sei in difficoltà il tifoso si stringe attorno alla squadra e ti sostiene ancora di più. Questa vicinanza la sentiamo, ogni giorno, e la classifica adesso non conta: giochiamo per dare il massimo, senza porci obiettivi».
Che squadra è la Sampdoria?
«Ci conosciamo bene, a volte danno la sensazione di subire ma davanti hanno qualità, capacità realizzativa e grande pericolosità anche quando le cose non paiono andare benissimo. In trasferta hanno qualche difficoltà in più, ma sono una buonissima squadra che si è consolidata negli anni. Hanno cambiato Torreira con Ekdal, davanti Defrel e Quagliarella si sposano benissimo e si stanno ripetendo rispetto al passato. Se vengono a giocare o a chiudersi dietro lo scopriremo domani, noi pensiamo solo a fare bene le nostre cose».
Domani i tifosi sfileranno per il Bocia: che idea s’è fatto della situazione?
«Da quando sono io a Bergamo, e cioè più di due anni ormai, il comportamento della tifoseria è stato encomiabile. Correttezza totale. In casa e in trasferta, in Italia e in Europa. Credo che l’Atalanta sia stato un esempio anche all’estero, in altre circostanze sono venute tifoserie che hanno fatto grossi guai. Spero che la situazione duri per sempre e che tutti facciano un passo importante nella direzione giusta. Quando c’è questa disponibilità da parte della tifoseria è un momento importante; quando uno sbaglia e gli viene comminata una pena è normale che questa venga scontata, ma poi bisogna andare oltre. Succede in tutti gli ambiti della vita. Qui abbiamo l’esempio di Masiello e, in generale, credo che la pena vada prima stabilita e poi scontata, ma alla fine, quando tutto è passato, bisogna anche mettere la parola fine. Non posso entrare troppo nel merito della situazione specifica, non conosco i precedenti nel dettaglio, ma posso dire che il se comportamento della tifoseria prima era in un modo e poi è cambiato migliorando così tanto, è giusto tenerne conto senza tornare allo scontro e guardando avanti».