movida selvaggia

Vandalismo e schiamazzi in Città Alta, dopo le segnalazioni finalmente qualcosa si muove

Dopo le numerose segnalazioni dei residenti sabato 3 luglio sono scattati i controlli delle forze dell'ordine

Vandalismo e schiamazzi in Città Alta, dopo le segnalazioni finalmente qualcosa si muove
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Consumo di alcolici (nonostante il divieto imposto da Palazzo Frizzoni), disturbo della quiete pubblica, abbandono di rifiuti e mancato rispetto del distanziamento sociale. È la situazione lamentata ormai da diversi giorni dai residenti della Fara, da sempre punto di ritrovo per i giovani nelle serate estive (trovate un articolo di approfondimento sul numero di PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 9 luglio, in edizione digitale QUI).

La movida selvaggia nel prato davanti all’ex chiesa di Sant’Agostino, ora sede dell’Università, è una situazione già nota, ma che è emersa in tutta la sua evidenza soltanto nelle ultime settimane. Tra gli episodi di maleducazione segnalati ve ne sono alcuni particolarmente gravi, come ad esempio lanci di sassi alle finestre delle case che circondano lo spiazzo. Oppure le forze dell’ordine sarebbero arrivate a sigillare una panchina per impedire ai giovani di utilizzarla. In ogni caso, quasi ogni sera, i residenti della zona hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine infastiditi dagli schiamazzi o dalla musica ad alto volume che continua fino alle 4 del mattino.

Per queste ragioni, dopo che sono stati presentati numerosi esposti, petizioni e raccolte firme circolate tra gli abitanti di Città Alta, sabato 4 luglio sono scattati i controlli da parte delle forze dell’ordine. Intorno alle 23, infatti, sono arrivate due pattuglie dei carabinieri di Bergamo e della tenenza di Seriate che, affiancati dagli agenti della Polizia locale di Bergamo, hanno fatto allontanare chi non rispettava le norme di distanziamento sociale, oppure consumava bevande d’asporto. I controlli, verso la mezzanotte, si sono quindi spostati verso le Mura a fianco del Parco di Sant’Agostino.

Gli atti vandalici in Città Alta sono stati segnalati anche da don Giovanni Gusmini, vicario parrocchiale della chiesa di Sant’Andrea, che a causa dei vandalismi ha dovuto chiudere l’edificio aprendolo solo per la messa della domenica alle 10.

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