Palomino, Gosens e de Roon i migliori, ma contro il Parma meritano applausi tutti
Altra ottima prova corale. Menzioni d'onore per il centrale tucumano e il laterale tedesco, mentre il numero 15 olandese è sempre più imprescindibile

di Fabio Gennari
Tante indicazioni positive da una squadra che appare sempre più convincente nel controllo delle partite e che quando passa in vantaggio lascia solo le briciole agli avversari. Ottimo esordio per Maehle, oggi al debutto e ottantesimo calciatore sceso in campo con la Dea di Gasperini.
Gollini 6,5: spettatore assoluto fino al 45’ (il Parma non tira mai in porta), compie l’unico intervento della giornata all’87’ su Mihaila, quando toglie un cross sbagliato del rumeno dall’incrocio dei pali. Intervento importante che salva il “clean sheet” numero 30 in 90 presenze ufficiali con l’Atalanta.
Toloi 7: controlla la zona destra della difesa dove bazzica Kurtic e non soffre mai nel primo tempo; a partita ormai chiusa, passa esterno al posto di Hateboer e serve a Miranchuk un’ottima palla per il possibile 4-0.
Palomino 7,5: duello fisico e tutto basato sugli anticipi con Inglese che lo vede costantemente vincitore; nella ripresa succede la stessa cosa con Cornelius. Dominatore dell’area.
Djimsiti 7: si prende qualche licenza offensiva e arriva anche un paio di volte vicino alla conclusione; nella ripresa è lui a innescare Zapata, che serve a Maehle la palla del quasi poker.
Hateboer 7: sulla destra ci sono praterie e lui spesso ci si butta a capofitto. Piace per continuità d’azione e spirito d’iniziativa, merita applausi. (81’ Caldara s.v.: ritorno in campo dopo l’operazione quasi bagnato da un gol in spaccata).
De Roon 7,5: lavoro oscuro di interdizione e avvio della prima azione; bravissimo al 53’ a togliere la palla in area a Mihaila poco prima del tiro verso Gollini. Fino alla fine rincorre tutti, encomiabile.
Freuler 7: solito primo tempo di grandissima sostanza, resta in campo oltre un’ora ed è l'autentico dominatore della sua zona, prima di lasciare spazio a Pessina con Miranhuk più avanzato. (65’ Miranchuk 6,5: cerca di giocare proponendosi spesso in avanti, sfiora il 4-0 di testa su cross di Toloi).
Gosens 7,5: si propone molto fin dalle prime battute e arriva spesso a creare pericoli. Al 42’ ci prova di testa su cross di Ilicic e al 48’ manda in rete Zapata con un bel tocco in verticale. Poi segna il suo quinto gol in campionato con una bella incursione centrale. (65’ Maehle 6,5: subito in campo con personalità, al 77’ va vicino al 4-0 con un destro al volo parato da Sepe).
Pessina 7: fluttua tra le linee del Parma e anche se nel primo tempo è meno preciso di altre volte gioca comunque da protagonista. Ripresa con una trentina di minuti da interno al posto di Freuler, attento su Hernani.
Ilicic 7: inizia un po’ in sordina ma la prima palla vera del match è un suo assist stupendo per Muriel (15’). Sbaglia qualche pallone semplice ma al 42’ è ancora lui a mettere sulla testa di Gosens un ottimo assist. Va a corrente alternata, ma quando si accende per gli altri sono dolori. (58’ Malinovskyi 6,5: dalla bandierina è precisissimo, nel ruolo di Ilicic cerca di creare pericoli e anche se non sempre ci riesce piace per continuità d’azione).
Muriel 7: prima palla utile in area? Gol all’angolino e Atalanta in vantaggio (con tanto di splendido controllo a seguire). Prova altre due o tre volte la conclusione pericolosa, ma non trova la porta. Resta un cecchino davvero prodigioso. (46’ Zapata 7: segna subito dopo il suo ingresso in campo il raddoppio su assist di Gosens, poi quasi fa segnare Maehle. Sfata il mito secondo cui subentrando dalla panchina farebbe più fatica).
Gasperini 8: cambia qualche interprete, ma ormai la squadra ha una sua precisa identità che le permette di gestire le “velocità” della partita. Tre gol segnati, nessuno subito e complessivamente una sensazione di superiorità assolutamente totale.