Dopo il patteggiamento di padre Zanotti la Lega chiede la chiusura dei centri di accoglienza
Ad avanzare la richiesta i parlamentari Simona Pergreffi e Daniele Belotti, che annunciano l'intenzione di presentare alla Camera e al Senato un’interrogazione avanzata al ministro dell’Interno
«Revoca della convenzione in essere con la cooperativa Rinnovamento e chiusura immediata dei centri che ospitano i richiedenti asilo». È la richiesta che i parlamentari della Lega Simona Pergreffi e Daniele Belotti sono pronti a presentare sia alla Camera sia al Senato attraverso un’interrogazione avanzata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. L’istanza arriva all’indomani dell’udienza durante la quale padre Antonio Zanotti, il frate ritenuto essere dalla Procura il vertice di una rete costruita per truffare lo Stato sfruttando i richiedenti asilo, ha patteggiato 4 anni.
Insieme al fondatore della cooperativa Terra Promessa, a cui è strettamente legata la coop Rinnovamento di Antegnate, sono comparsi in tribunale anche gli altri due imputati nell’ambito dell’inchiesta che ha scosso le fondamenta del sistema di accoglienza dei profughi in provincia: la presidente della cooperativa Anna Maria Preceruti e Giovanni Trezzi, ritenuto essere l’economo che gestiva la contabilità. Anche loro, entrambi finiti agli arresti domiciliari, hanno patteggiato (3 anni e 9 mesi). Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nel corso di un’indagine lunga e complessa che ha mosso i suoi primi passi nel 2017, gli imputati falsificavano le fatture dei centri di accoglienza, facendo la cresta sui 35 euro a richiedente pagati dallo Stato.
Non è la prima volta che Daniele Belotti chiede la revoca delle convenzioni in essere per l’ospitalità dei richiedenti asilo. A luglio, in un documento firmato insieme al consigliere regionale Alex Galizzi e indirizzato al prefetto, aveva avanzato l’ipotesi di sospendere cautelativamente i contratti anche con la cooperativa Ruah e con l’associazione Diakonia, finite al centro di un altro filone dell’inchiesta.
L’affondo lanciato nuovamente da Simona Pergreffi e Daniele Belotti fa poi seguito a quello analogo messo nero su bianco dai sindaci di Martinengo, Covo, Antegnate e Fontanella, i quali hanno inviato una lettera al prefetto di Bergamo Enrico Ricci. «Ad aggravare la situazione - continuano i parlamentari leghisti – vi sono anche le segnalazioni sui disservizi nella gestione degli ospiti, che continuano ancora. Nei giorni scorsi il sindaco di Fontanella Mauro Brambilla, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, ha incontrato il prefetto di Bergamo per riferire di presunti gravi carenze della struttura all’interno del proprio territorio gestita dalla coop Rinnovamento».
«A questo punto - concludono i parlamentari - non si può che procedere all’immediata chiusura dei centri di accoglienza di Antegnate, Martinengo, Pontirolo e Fontanella, e alla revoca della convenzione con la cooperativa i cui responsabili sono stati descritti, nell’ordinanza del gip con cui a giugno aveva messo ai domiciliari gli indagati, “inclini al compimento di condotte illecitamente falsificatorie, oltre che dalla connotazione fraudolenta, con cadenza ripetuta, se non anche seriale, nel contesto del settore di interesse, in spregio ai principi di legalità e di trasparenza imposti dal vigente ordinamento”».