Già 42 i casi di variante inglese individuati in Bergamasca (ma sono molti di più)
Solo una minima parte dei tamponi viene sequenziata, ma il dato è solo la punta dell’iceberg, vista la diffusione rapida del virus in alcuni paesi
In 22 Comuni bergamaschi sono stati individuati casi di variante inglese: sono Arcene, Bergamo, Berzo, Bottanuco, Brusaporto, Calolziocorte, Castelli Calepio, Cologno al Serio, Costa Volpino, Gandosso, Gorle, Lovere, Palosco, Sarnico, Sorisole, Stezzano, Torre de’ Roveri, Trescore, Treviglio, Verdellino, Villongo e Zandobbio, scrive oggi L’Eco Di Bergamo. In totale i casi risultano 42, ma in realtà dovrebbero essere molti di più.
Il perché è chiaro. Solo una minima parte dei tamponi viene sequenziata, come spiega Lucia Antonioli, alla guida del dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Bergamo. La variante è altamente infettiva, come emerge dai primi tracciamenti: su 88 contatti analizzati quasi la metà sono risultati positivi. O si ripristina un distanziamento più rigido oppure, almeno in questi casi, sembra non se ne possa uscire.
«Se dalle indagini epidemiologiche ci risulta che i contatti di un positivo sono, pure loro, tutti positivi capiamo che con ogni probabilità siamo di fronte alla variante inglese», aggiunge la Antonioli. Una risposta possibile? Portare il contact tracing a due settimane, invece che a 48 ore, e allungare l’isolamento da 10 a 14 giorni. Molti contagiati sono adolescenti, quasi sempre asintomatici o con sintomi lievi.