La protesta

Operai bergamaschi morti sul lavoro, i sindacati domani (12 maggio) dal Prefetto

Oltre al presidio in via Tasso, anche una mobilitazione del settore. Il tema portato all'attenzione nazionale

Operai bergamaschi morti sul lavoro, i sindacati domani (12 maggio) dal Prefetto
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Dopo le tragiche morti, il 6 e l'8 maggio, di due lavoratori edili bergamaschi, Maurizio Gritti e Marco Oldrati, torna all'attenzione pubblica la tematica della sicurezza sul lavoro. Per domani, mercoledì 12 maggio, i sindacati degli edili Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil provinciali hanno proclamato uno sciopero del loro settore: la mobilitazione si svolgerà le ultime due ore di ciascun turno, con un presidio dalle 16 alle 17 davanti alla Prefettura di Bergamo.

Alle 16.30 avrà luogo l'incontro con il Prefetto, a cui i sindacati presenteranno richieste per il settore dell'edilizia: «Durante il presidio e in particolare nel confronto in Prefettura chiederemo di avviare un tavolo dove si parli del Durc di congruità, il documento che segnala il corretto rapporto tra il costo dell'opera e i lavoratori impiegati, ma anche dell'avvio della fase di sperimentazione per l'applicazione dell'accordo di collaborazione tra Enti Bilaterali e Ispettorato del Lavoro. Chiederemo anche che venga avviata una campagna di prevenzione degli infortuni che preveda l'obbligo di formazione presso gli Enti Bilaterali del settore (Scuola Edile e Cpta di Bergamo)», hanno spiegato Luciana Fratus della Fillea-Cgil, Simone Alloni della Filca-Cisl e Giuseppe Mancin della Feneal-Uil di Bergamo.

«Occorre, poi, la riattivazione del Tavolo nazionale Salute e Sicurezza costituito presso il Ministero del lavoro e proporremo anche l’utilizzo di parte delle risorse del Piano nazionale Resilienza e Resistenza per aumentare gli organici degli organismi ispettivi (Ats, Inail e Ispettorato del Lavoro)».

Hanno aderito alla mobilitazione proclamando sciopero anche il comparto dei lavoratori atipici e gli operai di alcune aziende metalmeccaniche assieme alle Rsu, in alcuni casi già nei giorni scorsi: Tenaris e Bodega (domani), Exide (ieri), Olvan (venerdì scorso) e Matest (venerdì prossimo). Partecipano, invece, al presidio le sigle sindacali di chimica, gomma-plastica e dell’energia.

«Ancora una volta registriamo come il settore dell’edilizia sia il comparto più esposto e rischioso - avevano denunciato i sindacalisti in occasione del primo infortunio mortale di giovedì scorso -. Si muore ancora come cinquant'anni fa, anche sui cantieri: per cadute dall’alto, schiacciamento e movimentazione dei materiali, che sono tra le principali cause di infortunio. La positiva ripresa produttiva del settore dell’edilizia anche nella nostra provincia non può corrispondere, tragicamente, a un aumento degli infortuni o alla mancata attenzione al tema della sicurezza nei cantieri».

Domani ci sarà anche l'iniziativa unitaria dei tre sindacati "Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro" nel corso dell'Assemblea Nazionale, a cui parteciperanno i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, ma anche delegati e rappresentanti per la sicurezza. L’incontro sarà trasmesso in diretta dalle ore 10 alle 12.30 sui siti istituzionali e sulle pagine Facebook dei tre sindacati confederali.

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