Gasperini è carico in vista del Lipsia: «Abbiamo un risultato solo per la semifinale»
In conferenza stampa, il tecnico ha parlato delle difficoltà della gara europea e di quanto sarebbe importante passare
di Fabio Gennari
«Il Lipsia è un avversario pericoloso e credo che non bisogna mai lasciare loro campo, come a qualsiasi avversario. C’è un risultato solo, per tutti: domani deve uscire un vincitore e noi dobbiamo provare a ottenere il successo, che sia nei novanta minuti o con i supplementari piuttosto che ai rigori». Il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, è carico in vista della gara forse più importante della stagione, in programma domani alle 18.45 a Bergamo contro il Lipsia. Difficile, per il tecnico, parlare di come potrebbe andare.
«Non posso prevedere - ha detto Gasperini - cosa succederà. Credo che siano due squadre che vogliono vincere con le proprie caratteristiche. La semifinale di Europa League sarebbe un traguardo fantastico, all’andata ci sono stati momenti positivi per l’una e per l’altra squadra. Bisogna sfruttare bene quelli favorevoli, sono gare d’Europa che a un certo punto diventano aperte per forza. Ripeto: il pareggio, in questo caso, non è possibile».
In campionato le cose vanno meno bene del previsto, per questo c'è più pressione? «È una cosa comune a tante squadre impegnate nelle coppe questo saliscendi di risultati. Ad esempio il Villarreal, che ha eliminato il Bayern Monaco, o altre squadre come il Lione, che in campionato pagano un po’ le gare della settimana. Quest’anno è successo anche a noi. Penso che abbiamo ancora la possibilità anche in campionato di poter giocare per i posti in Europa, anche se la gara di domani può cambiare molto lo scenario: se andiamo in semifinale diventa prioritaria l’Europa League, se usciamo si punta tutto sul campionato».
Già, la semifinale. I novanta minuti contro il Lipsia sono importantissimi ma l'Atalanta, da certe partite, ci è già passata. «È un quarto di finale di una competizione europea, arrivare in semifinale sarebbe un traguardo importantissimo. Due anni fa eravamo a un minuto dalla semifinale di Champions, che è ancora superiore, e forse quello è stato il momento più alto da noi toccato in Europa. Se ci andiamo domani, anche se si parla di Europa League, sarebbe qualcosa da ricordare».
I passi da fare, prima di arrivare in fondo, sono pesanti e chi parla di vittoria finale non deve mai perdere di vista la realtà. «Un titolo europeo sarebbe incredibile, ma è molto difficile per realtà come l’Atalanta. Non credo che dalla lista delle 10-15 squadre che vincono spesso per potenzialità e livello ci si discosti molto. Per noi non può essere un obbligo vincere l’Europa League, ma un’opportunità. Intanto pensiamo a superare il turno. Visto da dove arriviamo, è già una vittoria giocarla una gara così». Di certo, durante la sfida, ci saranno tanti momenti diversi. «L'intensità è una delle armi che possiamo sfruttare, ma non può essere l’unica. Dobbiamo difendere bene, giocare con qualità e tecnica e sfruttare i nostri momenti. Il Chelsea era avanti 3-0 e sembrava potesse farcela e poi è passato il Real, lo stesso il Bayern con il Villarreal. Sono gare diverse dal campionato, fatte di tanti dettagli».
Sulla formazione, il tecnico non si è sbilanciato molto, ma la sensazione è che Duvan Zapata sarà di nuovo in campo dall'inizio. «A livello di testa, Zapata non ha mai avuto problemi, fisicamente è completamente recuperato ed è pronto per giocare. Per il resto, Toloi non recupera, mentre Freuler e Djimsiti provano oggi: potrebbero esserci. La gara di andata poteva finire con ogni risultato, per quanto mi riguarda sono le stesse percentuali di prima. Certo, domani avremo un grande entusiasmo che ci spingerà». Il Gewiss Stadium può e deve fare la differenza.