Aggressioni e criminalità, in stazione a Bergamo si chiude la scalinata per via Bonomelli
Dopo un sopralluogo, l'Amministrazione ha appurato che lì si concentrano maggiormente gruppi, bivacchi e episodi violenti
Inseguito da un ragazzo, che gli ha sputato addosso. Una coppia di turisti malmenati perché non volevano dare soldi. Un sampietrino lanciato contro un autobus di linea che ha ferito una giovane mamma. Rissa degenerata in aggressione ai danni di una donna. Un fotografo de L'Eco di Bergamo aggredito. È questa la (desolante) istantanea che fotografa settimane di gravissimi episodi in città, che gravitano tutti attorno una ben precisa area: la stazione di Bergamo.
Qui, nella giornata di ieri, 22 luglio, l'Amministrazione comunale – nelle figure del vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi e alle Politiche Sociali Marcella Messina – ha effettuato un sopralluogo, accompagnata da Polizia locale, Atb, Teb e una delegazione di commercianti.
I primi risultati di questa perlustrazione sono stati immediati: il Comune, dopo aver ispezionato piazzale Marconi, deposito bagagli, pensiline Atb e capolinea Teb, ha appurato che la zona più pericolosa è quella nei pressi dell'Infopoint. In particolare, la scalinata che collega la stazione a via Bonomelli, il luogo dove si concentrano maggiormente gruppi, bivacchi ed episodi di criminalità, tanto che l'Amministrazione ha deciso di chiudere il passaggio.
«Siamo pronti ad agire con tutti i mezzi a disposizione – ha sottolineato il vicesindaco a L'Eco di Bergamo –, sia sui luoghi fisici e sull'arredo urbano, con la chiusura della scalinata, ma anche con le associazioni e i servizi sociali. Senza naturalmente mollare la presa sul presidio della zona, prevenzione e arresti».